Henrikh Mkhitaryan fuori da Arsenal-Chelsea, la finale dell’Europa League che si disputerà a Baku, capitale dell’Azerbaigian. Alla base di questa realtà non c’è la scelta tecnica dell’allenatore dei Gunners Unai Emery o una squalifica: bensì motivi politici. Lo ha specificato lo stesso club londinese, specificando in una nota come le tensioni politiche tra Armenia (nazione di appartenenza di Mkhitaryan) e Azerbaijan abbiano costretto l’Arsenal a rinunciare alle prestazioni del centrocampista armeno. Le conflittualità, come riportato da L’Huffington Post, risalgono al 1991, anno in cui la regione del Nagorno-Karabakh si è dichiarata indipendente nonostante appartenesse al territorio azero. Da qui la decisione delicata ma all’insegna della prudenza di evitare di scendere in campo: Mkhitaryan non sarà in campo per evitare di incorrere in problematiche di natura politica.



MKHITARYAN SALTA FINALE EUROPA LEAGUE PER MOTIVI POLITICI

La decisione di rinunciare a Mkhitaryan nella finale di Europa League tra Arsenal e Chelsea è stata assunta dai Gunners in accordo con il giocatore e la sua famiglia ma è chiaro che i Gunners non abbiano avuto piacere a dover rinunciare al centrocampista offensivo soltanto perché la finale sarà disputata in Azerbaigian. In un comunicato apparso sul suo sito ufficiale, l’Arsenal ha commentato:”Abbiamo scritto all’Uefa esprimendo le nostre profonde preoccupazioni su questa situazione. Micki è stato un giocatore chiave nella nostra corsa verso la finale, quindi questa è una grande perdita per noi dal punto di vista della squadra. Siamo anche molto tristi per il fatto che un giocatore perderà una grande finale europea in circostanze come questa, dato che è qualcosa che accade molto raramente nella carriera di un calciatore”.

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