Tra body shaming e foto taroccate

: negli ultimi giorni Armine Harutyunyan è finita suo malgrado nell’occhio del ciclone, diventando in breve tempo da star nota soprattutto dagli addetti ai lavori a modella più cliccata online. La 23enne di origini armene che da tempo è uno dei volti di punta della ‘maison’ Gucci infatti prima è stata vittima di una odiosa campagna di body shaming sui social pratica che oggigiorno non risparmia le donne VIP e in seguito è stata massacrata preventivamente di critiche per una foto, rivelatasi un clamoroso “fake”, in cui faceva un saluto romano sullo sfondo dell’Altare della Patria a Roma. Che si sia trattato di un caso o di due attacchi ben mirati e coordinati tra loro non è dato sapere ma la Harutyunyan, considerata una delle “100 modelle più sexy al mondo”, è stata prima insultata per le sue forme fisiche e per un viso che ricorda fortemente le sue origini armene -e per qualcuno lontani dai canoni ideali della bellezza odierna- e poi vittima di un chiaro fotomontaggio in cui un suo riferimento a Giulio Cesare è diventato un saluto fascista. Ma sarebbe bastato controllare l’intera gallery di scatti che la modella aveva postato sul suo profilo Instagram per accorgersi della montatura… E invece per paradosso gli scatti modificati e decontestualizzati hanno finito per fare notizia più degli originali. (agg. di R. G. Flore)



SALUTO ROMANO FAKE: “E’ OMAGGIO A CESARE”

Non bastavano gli attacchi vergognosi legati al fisico, Armine Harutyunyan è finita al centro della bufera anche per una presunta foto in cui si sarebbe esibita nel saluto romano. L’equivoco è stato prontamente smentito ed in suo soccorso è arrivato il web che ha difeso la modella di Gucci spiegando il vero significato dietro quel gesto: non il saluto fascista, bensì un omaggio a Cesare, tanto da scrivere “Ave sunstroke”, ovvero “Ave, colpo di sole”. teoria sostenuta poi anche dalla scritta Cesare con lettere sfalsate. Un utente su Instagram ha preso le sue difese commentando: “Non insultate, che se guardate le immagini può essere frainteso e scambiato per un saluto fascista ma guardando bene tutte le foto si capisce chiaramente che non lo è”, ed ha attaccato poi duramente i giornalisti definendoli “sciacalli” ed a caccia di scoop. Ma c’è anche chi, sostenendo la tesi del saluto romano, sotto allo scatto risalente a diverse settimane fa pretende oggi le scuse: “Apologia al fascismo is a thing in Italy”, ed ancora, “Devi chiedere scusa”. Armine al momento non avrebbe replicato alle accuse ed alle polemiche suscitate nelle passate ore, almeno non direttamente, ma ha condiviso alcune Storie su Instagram in cui mostra la carte “L’Invidia”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



DE VINCENZO “POLEMICA INUTILE”

Continuano le polemiche (sterili) attorno alla 23enne Armine Harutyunyan protagonista delle sfilate di Gucci alla Milano Fashion Week dello scorso settembre. Si è passati in un batter d’occhio dal body shaming diffuso sui social per via della sua “bellezza imperfetta” alle fake news su un presunto saluto romano immortalato e postato sui social, ma prontamente smentito dalle stesse immagini (è bastato osservare un cambio di angolazione per comprendere l’errore alla base). Ad esprimersi in queste ore, come riferisce il quotidiano Il Messaggero, è stato anche il designer Marco De Vincenzo, che veste star del calibro di Beyoncè e Levante, il quale ha commentato: “Non capisco queste polemiche. Quando apparve in passerella Rossy De Palma – la musa di Almodóvar – tutti urlarono allo scandalo e oggi, dopo 30 anni, siamo ancora a questo punto”. Quindi, ha tuonato, “Nessuno si armi di centimetro e lente di ingrandimento per misurare nasi e orecchie: il mondo è grande, la bellezza non deve avere più codici”. A concordare con il suo punto di vista anche il couturier Antonio Grimaldi, che di moda non ne è certamente a secco, il quale ha aggiunto: “Viva la diversità! La moda si fonda su canoni estetici in continua evoluzione e, mai come oggi, è importante il valore dell’inclusività”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



SPUNTA FOTO CON SALUTO ROMANO MA…

Si chiama Armine Harutyunyan, ma è nota come la “modella di Gucci”. La 23enne di origine armena è stata infatti scelta da Gucci per le sfilate alla Milano Fashion Week del settembre scorso ed è stata inserita nell’elenco delle 100 donne più belle del mondo. La notizia ha scatenato gli haters che hanno preso di mira l’aspetto di Armine Harutyunyan, in quanto lontana dai classici canoni della bellezza. C’è chi l’ha definita «brutta», chi «inadatta al mondo della moda» e c’è pure chi ha usato le sue foto per creare dei meme. La modella di Gucci e la casa di moda non hanno risposto a questo body shaming, del resto non è la prima volta che fa scelte non convenzionali per quanto riguarda l’aspetto delle sue modelle. La “normalizzazione” del corpo ora sembra passare dal marketing, visto che ora Armine Harutyunyan e Gucci sono protagoniste delle homepage dei siti di informazione, non solo di quelli che si occupano di moda.

MODELLA DI GUCCI E LA FAKE NEWS SUL SALUTO ROMANO

Armine Harutyunyan

ha continuato a far parlare di sé anche nelle ultime ore. Dopo il body shaming e il dibattito sul suo aspetto fisico, la modella di Gucci è stata presa di mira nuovamente, stavolta per una fake news causata da una foto che lei stessa ha pubblicato su Instagram e secondo qualcuno con una posa di mussoliniana memoria. La 23enne appare di fronte all’Altare della patria, a Roma, con il braccio alzato e l’altro teso verso il basso, una gamba sollevata come in un passo di danza. Quindi la scritta “Ave sunstroke”, cioè “ave colpo di sole” e le lettere che compongono la parola “Caesar” in sovrimpressione. Per molti questa è la prova del suo saluto fascista, una tesi smentita da un’altra foto, sempre pubblicata sui social, ma con la posa mostrata da un’altra angolazione, da cui si vede bene che era un atteggiamento scherzoso che nulla aveva a che vedere col braccio teso fascista.