PRESENTAZONE MODELLO 730: SIAMO PRONTI ALLE NOVITÀ DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2021?
Come tutti sanno, siamo nel pieno del periodo della presentazione del modello 730, appuntamento fiscale che anche per quest’anno viene prolungato sino a settembre: purtroppo il rischio è che non tutti siano preparati alle “novità” del 2021, in particolare sul tema della tracciabilità delle spese da portare in detrazione e in deduzione.
Con questo articolo desideriamo cercare di aiutare il lettore, anche per capire per quali spese d’ora in poi (visto che nel 2021 finora in pochi avranno fatto attenzione) si dovranno prendere accorgimenti per non trovarsi in particolare l’anno prossimo nei guai! (sempre che detrazioni e deduzioni d’imposta esistano ancora…). Con l’elenco sottostante il tentativo è quello di spiegare, in un modo fruibile e semplice, gli adempimenti più importanti e quali sono i documenti da presentare per far fronte alle novità introdotte.
DOCUMENTI, 10 CONSIGLI UTILI E LE COSE DA SAPERE PER COMPILARE IL MODELLO 730 PER LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2021
– Copia carta d’identità o patente o passaporto: tale documento risulta basilare per la richiesta, di coloro che non ne sono in possesso, del CU 2021 relativo ai redditi 2020 Inps riguardante la pensione, la disoccupazione ed eventualmente la cassa integrazione guadagni, importo non anticipato dall’azienda e quindi erogato direttamente dall’Inps.
– Segnalazione della residenza se variata o se diversa da quella indicata sul proprio documento d’identità.
– Codice fiscale coniuge e figli carico (si ricorda che per essere carico, sia il coniuge sia i figli, sopra i 24 anni, non devono aver prodotto nell’anno 2020 un reddito superiore a 2.840,51 euro: per i figli sotto i 24 anni 4.000 euro).
– Copie di tutti i CU 2021 relativi ai redditi da lavoro 2020, oltre che prestazioni occasionali, sportive, borse di studio e via dicendo. È importante che tutti i CU intestati al contribuente vengano allegati alla dichiarazione, poiché l’Agenzia delle Entrate controllando la stessa non “perdona” incongruenze o mancate esibizioni di documenti relativi alla compilazione del modulo dei redditi. Rimane importantissimo segnalare, se è variato, il nuovo Sostituto d’Imposta, cioè l’attuale datore di lavoro in essere dall’aprile del corrente anno. Vogliamo ricordare, a proposito che il 730 si può fare, anche senza Sostituto d’imposta: sarà premura dell’Agenzia dell’Entrate liquidare l’eventuale credito a fine anno (nel caso di debito d’imposta si pagherà mediante F24).
– Per le spese mediche: devono essere esibite tutte le ricevute o fatture medici privati, ospedali e cliniche non convenzionate ASL, pagate anche in contanti, al di sotto di 200 euro complessivi; oltre questa cifra, tali documenti devono essere accompagnati dalle prove tracciabili del pagamento tipo bonifici, bancomat o carte di credito; le ricevute o fatture emesse da ospedali o cliniche convenzionate ASL e nell’ambito del sistema sanitario regionale non necessitano dalle prove tracciabili del pagamento: gli scontrini per l’acquisto di medicinali e dispositivi medici vanno acclusi così come sono.
– Oneri detraibili università, scuola, sport ragazzi, spese funebri: tutte le ricevute o fatture devono essere accompagnate dalle prove tracciabili del pagamento tipo bonifici, bancomat o carte di credito. I documenti riguardanti queste tipologie di spese pagati in contanti non sono ammessi in detrazione; sono validi, però, i bollettini postali, anche quelli senza quietanza dell’ente. Le ricevute delle mense comunali scolastiche possono essere incluse anche senza le prove tracciabili del pagamento.
– Oneri deducibili erogazioni a Onlus ed enti religiosi: tutte le ricevute devono essere accompagnate dalle prove tracciabili del pagamento tipo bonifici o carte di credito o bancomat; sono validi, però, i bollettini postali intestati, anche quelli senza ricevuta dell’ente e anche moduli stampati dagli stessi, quietanzati con l’indicazione del pagamento digitale, acquisiti anche tramite posta o e-mail.
– Contributi colf e badanti: sono validi, i bollettini postali o i Rid bancari con allegato il tagliandino riguardante il trimestre di competenza, emesso dall’Inps.
– Ricevute spese mediche degenze case di riposo: sono valide le ricevute o fatture quietanzate intestate a degenti o ai parenti che effettuano la rimessa al posto degli stessi (è determinante per i ricoverati fruire della legge 104).
– Spese per assicurazioni e fondi pensione detraibili o deducibili: è in regola l’esibizione delle ricevute e delle quietanze.
Concludendo, il nostro consiglio e quello di sempre, per la compilazione del modello 730, affidarsi all’assistenza di un CAAF (non che il precompilato non sia valido, ma non è per tutti, soprattutto quando sullo stesso si devono variare o correggere delle poste o dei quadri). Certo, l’assistenza di centro fiscale ha un costo, ma ne vale pena, in quanto questi enti fungono da una specie di “paravento”: cioè, nel momento in cui ci si affida a loro, i CAAF assistono in toto il contribuente divenendo loro stessi degli interlocutori in tutto e per tutto con l’Agenzia delle Entrate e questo è importantissimo nel caso di errori formali e omissioni sulla dichiarazione dei redditi.
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