In tempo di dichiarazione dei redditi è necessario ricordare che tutte le voci di spesa inserite all’interno del modello 730 devono essere accompagnate necessariamente dagli scontrini e dalle ricevute. Queste potrebbero essere richieste anche nel caso di modifica del modello 730 precompilato. Ma cosa fare in caso di smarrimento?



Modello 730: cosa succede se non si riesce a provare la voce di spesa

In caso di smarrimento delle ricevute o degli scontrini per tutte le voci di spesa inserite in dichiarazione dei redditi, mediante modello 730 precompilato oppure modello 730 compilato da un intermediario abilitato, sarà necessario intervenire dando prova dell’effettivo acquisto.



La cosa potrebbe accadere in caso di smarrimento di queste ultime? È bene sapere che una prova deve essere sempre fornita, dunque se non si dovesse allegare una documentazione idonea, la voce di spesa verrà eliminata ai fini del rimborso IRPEF al 19%. Inoltre si potrebbe anche correre in sanzioni a causa di un elemento che viene considerato “errore”.

In quel caso sarà necessario apportare le dovute modifiche e gli emendamenti entro i termini stabiliti dalla legge.

Modello 730: quale documentazione è idonea

Dunque sarà necessario fornire la documentazione idonea prima di effettuare emendamenti oppure ricorrere al ravvedimento operoso. Come abbiamo detto sarà necessario usare gli scontrini ricevuti per ogni singolo acquisto oppure la fattura. In caso di pagamento elettronico però sarà possibile accedere ai nominativi delle operazioni in dettaglio presenti all’interno del conto corrente.



Infatti il conto corrente bancario viene considerato a tutti gli effetti una prova di pagamento ed infatti, sulla base della legge di bilancio 2020, le spese possono essere portate in detrazione soltanto quando sono state pagate elettronicamente.

Invece nel caso il contribuente non avesse smarrito tutte le ricevute, sarà possibile conservarle cinque anni ai fini del controllo da parte del fisco.