Solitamente siamo abituati a vedere, in sede di compilazione del modello 730, le spese mediche da poter portare in detrazione. A queste infatti, dal poco al tanto, andiamo un po’ tutti incontro nell’arco dell’anno. Ed è raro pensare di volerle far uscire dalla propria dichiarazione dei redditi. Qualora però si fosse intenzionati ad opporsi al loro inserimento per ragioni di privacy la possibilità esiste, rispettando precise scadenze indicate ogni anno dall’Agenzia delle Entrate.



La presenza delle spese mediche infatti non vuole costituire per i contribuenti un obbligo, lasciando sempre agli stessi la facoltà di apportare le modifiche che si ritengono più opportune.

Non si tratta di una novità essendo già stata prevista negli anni precedenti. Cambiano però di anno in anno le date da rispettare, a seconda della modalità prescelta per presentare la relativa opposizione.



Occorre inoltre tenere presente che la modifica dei dati, incluse le spese mediche, può essere effettuata con riguardo al 730 precompilato.

Come opporsi all’inserimento delle spese mediche nel 730 precompilato

Sono due le modalità attraverso le quali presentare opposizione all’Agenzia delle Entrate.

La prima finestra temporale da tenere presente è quella che va dal 1 ottobre 2022 fino al 22 febbraio 2023 . I termini per questa modalità sono dunque già scaduti per quest’anno. In questo periodo si sarebbe potuto presentare apposita richiesta su carta libera direttamente all’Agenzia delle Entrate, indicando le spese mediche di cui si chiede la cancellazione dal modello 730. Nella comunicazione andranno inseriti anche i propri dati anagrafici, comprensivi di codice fiscale, numero della tessera sanitaria e relativa data di scadenza.



La seconda modalità è invece quella telematica. Ci sarà tempo dal 3 marzo fino al 30 marzo 2023. Basterà accedere alla propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate, accedere all’elenco delle spese sanitarie caricate a sistema e provvedere alla modifica del caso, selezionando le spese mediche per le quali ci si vuole opporre.

Legittimati ad esercitare il diritto di opposizione sono anche i ragazzi dai 16 anni in su. Se minorenni però sarà necessaria la delega di un tutore.