L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione di tutti i contribuenti il nuovo modello IVA precompilato 2023: quest’ultimo è infatti attivo dal 10 febbraio 2023 sulla piattaforma on line. I contribuenti potranno visionare e scaricare la bozza del modello Iva precompilato 2023 per l’anno 2022 anche solo per un controllo rispetto alla propria contabilità.



Modello Iva precompilat0 2023: come vengono calcolati i redditi

Come ogni anno, le informazioni relative ai singoli contribuenti sono state elaborate sulla base di altre informazioni presenti all’interno del sistema dell’anagrafe tributaria.

Tra i documenti utilizzati ci sono i dati delle bozze dei registri Iva elaborati dall’Agenzia, anche se non validati dall’interessato (come ammesso dal provvedimento del 12 gennaio scorso), a loro volta alimentati dalle fatture elettroniche e dai corrispettivi trasmessi al sistema di interscambio. Dal 15 febbraio sarà possibile modificare o integrare il modello Iva precompilato 2023 e procedere all’invio. Se del caso, sarà possibile inviare anche dichiarazioni correttive o integrative. Il servizio prevede inoltre la possibilità di effettuare il pagamento dell’Iva dovuta.



Modello Iva precompilat0 2023: quanti sono i soggetti coinvolti e quanti esclusi

Come ha riferito l’Agenzia delle entrate in un comunicato sono 2,4 milioni i contribuenti (tra imprese e lavoratori autonomi) coinvolti nella compilazione del nuovo Modello Iva precompilato 2023, quindi i soggetti passivi residenti in Italia che eseguono le liquidazioni dell’imposta con cadenza trimestrale, sia per opzione, sia per effetto delle speciali disposizioni dell’art. 74, co. 4, del dpr n. 633/72, con alcune eccezioni. Stando ai due provvedimenti adottati in materia dalle Entrate quest’anno sono esclusi dalla dichiarazione precompilat0:



– i soggetti che si avvalgono di regimi speciali Iva (es. editoria, regime del margine);
– i soggetti applicano l’imposta separatamente per le diverse attività esercitate;
– i partecipanti alla liquidazione dell’Iva di gruppo, oppure ad un Gruppo Iva;
i soggetti di cui all’art. 17-ter, co. 1 e 1-bis, del dpr 633/72 (es. enti pubblici, società a controllo pubblico) tenuti al pagamento dell’imposta con il sistema dello split payment;
– i commercianti al minuto che si avvalgono della ventilazione dei corrispettivi
– gli operatori che trasmettono i corrispettivi per cessioni di benzina o gasolio destinati a essere utilizzati come carburanti per motori, e per cessioni beni o prestazioni di servizi tramite distributori automatici;
– i soggetti che erogano prestazioni sanitarie.

Modello Iva precompilat0 2023: come accedere

Alla dichiarazione del Modello Iva precompilato 2023 si accede dal portale alla propria sezione personale con Spid, Cie o Cns e si clicca su “fatture e corrispettivi”.

Entrando poi nella sezione Documenti Iva, all’interno della quale è ora presente anche la sezione “Dichiarazione“. I dati saranno modificabili da mercoledì 15 febbraio: sarà dunque possibile sia fare delle aggiunte sia operare delle correzioni.

Una volta terminato il procedimento, si potrà inviare la dichiarazione ed effettuare il pagamento con addebito diretto sul conto, oppure stampare il modello F24 precompilato e pagare con le modalità ordinarie. Quanto alle integrazioni dei dati, l’Agenzia aveva escluso questa possibilità in relazione alle operazioni assoggettate al reverse charge c.d. interno, precludendo così l’accesso alla precompilato ai contribuenti che non inviano l’integrazione o l’autofattura al Sdi. Questa preclusione dovrebbe però essere caduta alla luce delle novità apportate dal provvedimento di gennaio.