Il video di un carabiniere, con accanto un collega, mentre prende a pugni un giovane ragazzo straniero nel tentativo di farlo salire a bordo dell’auto di servizio, è diventato virale. “Era agitato, gridava, dava manate ai carabinieri tanto che avremmo voluto intervenire per aiutare i militari” raccontano i testimoni. L’episodio è avvenuto mercoledì mattina in centro a Modena, ma pare che vi sia una fase precedente all’arresto. Secondo quanto dimostrano le immagini delle telecamere della zona, analizzate dagli inquirenti per ricostruire la vicenda, il 25enne fermato dai carabinieri si muoveva in maniera inconsulta, dimenandosi con calci e pugni. Diversi testimoni hanno inoltre descritto una scena diversa rispetto a quella che si vede nelle immagini che hanno fatto il giro del web.
“Quel ragazzo sferrava pugni” ha raccontato Elisa Fangareggi”. “La scena è durata almeno venti minuti in più rispetto a ciò che si vede nel video. Abbiamo visto che lui si dimenava in modo incredibile e i carabinieri cercavano di tenerlo fermo ma non ci riuscivano. Avevo anche pensato di chiamare io una seconda pattuglia per aiutarli” ha rivelato ancora una barista della zona al Resto del Carlino. Idrissa Diallo, il 23enne fermato dai carabinieri, ha però raccontato una dinamica diversa. Il giovane ha rivelato di essere stato picchiato senza motivo dai militari, prima in strada e poi in caserma. “Non avevo fatto niente di male”, ha dichiarato.
Modena, fermato dai carabinieri: interviene il legale
Il giovane 25enne fermato dai carabinieri è stato sottoposto a un controllo mentre si trovava in attesa dell’autobus che lo avrebbe condotto nel ristorante dove lavora. Come spiegato, il ragazzo sta ora valutando la possibilità di sporgere querela. Diallo, sprovvisto di documenti, è stato condotto in caserma per essere sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici e segnaletici. “Stiamo ricostruendo l’intera vicenda, cercando testimoni e video: saremo rigorosissimi nell’esame disciplinare. I fatti sono stati riferiti all’autorità giudiziaria e i militari sono stati destinati ad altri incarichi. Abbiamo una porzione del fatto storico che è l’unica al momento nota al pubblico, ma sulla quale non è prudente fondare tutte le valutazioni dell’episodio” ha dichiarato il comandante provinciale di Modena, il colonnello Antonio Caterino.
Valentina Gobbi, che rappresenta entrambi i carabinieri coinvolti, ha spiegato al Resto del Carlino: “Ci sono immagini delle telecamere di videosorveglianza cittadina che potranno fornire elementi utili alle indagini: il video riprende solo pochi secondi rispetto a quella che è stata una colluttazione durata più a lungo. Vicenda delicata ma siamo fiduciosi”. Uno dei due militari fermati, quello che aiutava a far salire sull’auto il ragazzo straniero, risulta già indagato nella vicenda del decesso di Taissir Sakka, 30enne tunisino trovato morto a ottobre in un parcheggio. Il carabiniere in questione, con altri 5 colleghi, è indagato per lesioni nei confronti del fratello della vittima.