Moderna giovedì scorso ha pubblicato il rendiconto delle spese e dei guadagni della società, attestando un pagamento da 400 milioni di dollari in favore dell’americano National Institute of Allergy ancd Infectious Diseases (il Niaid). Il pagamento, spiega il ceo dell’azienda farmaceutica Jamey Mock, porrebbe fine ad un lungo e difficile contenzioso sui brevetti e sulla paternità dei vaccini per il covid. Mentre, di contro, secondo il quotidiano italiano La Verità, quel pagamento fatto da Moderna ad un ente, a tutti gli effetti, governativo, sarebbe stato solo un modo per uscire pulita dalla causa, una sorta di mazzetta, che sarebbe peraltro finita nelle tasche di Anthony Fauci, ex guida del Niaid.



Moderna e i 400 milioni di dollari

Procediamo per ordine, però, in questa intricata vicenda dei brevetti per il vaccino contro il covid di Moderna. La formula messa a punto dall’azienda, infatti, usa l’ormai nota tecnologia dell’mRna messaggero, sfruttando la proteina Spike dello stesso covid, solo che inattivata e stabilizzata. E proprio attorno alla rivoluzionare stabilizzazione della proteina si è concentrato il contenzioso tra il colosso farmaceutico e Niaid.



L’ente governativo americano, dunque, avrebbe mosso causa a Moderna per l’uso, su larga scala, della loro tecnologia senza riconoscergli alcun merito, né legale, né economico. L’azienda farmaceutica, allora, a dicembre 2022, nella sede del tribunale avrebbe accettato di versare i 400 milioni in questioni come, dichiarano, “pagamento di recupero” fine anche a garantirgli la licenza (non esclusiva) nell’uso di quella stessa tecnologia. Oltre a questo avrebbe anche deciso di firmare un accordo sulle future royalties derivate dalla vendita dei vaccini, un pagamento esiguo, che dovrebbe rimanere sotto la soglia della singola cifra, ma che mettendo in campo i guadagni complessivamente fatti fino ad ora da Moderna (36 miliardi circa), rimarrà certamente una rendita importante per Niaid.

L’accusa della Verità

A raccontare la vicenda di Moderna è un articolo del quotidiano La Verità, che però semina anche il dubbio sulla reale natura di quel pagamento. Infatti, dopo il versamento da 400 milioni il governo USA avrebbe reso una dichiarazione in merito ad un altro contenzioso legale dell’azienda farmaceutica, contro Arbutus biopharma e Genevant sciences, che accusano il colosso di aver utilizzato una loro tecnologia. Il governo, in Tribunale, avrebbe esentato Moderna sostenendo che non ci fosse alcuna violazione di brevetto. Infine, accusa ancora La Verità, parte dei pagamenti ricevuti da Niaid sono trattenuti dai singoli scienziati che vi lavorano, tra cui parte anche ad Anthony Fauci. Moderna ha pagato il governo e Fauci per scagionarla? Nessuno, probabilmente, lo saprà mai veramente.