Potrebbe arrivare alla fine dell’estate il nuovo vaccino anti Covid di Moderna adattato alla variante Omicron e alle sue sottovarianti. Lo ha annunciato Moderna in un comunicato con cui condivide alcuni risultati promettenti dello studio di fase 2/3. Un richiamo da 50 microgrammi del candidato booster bivalente (mRNA-1273.214) ha mostrato una risposta superiore in termini di anticorpi contro la variante Omicron rispetto al vaccino originale già un mese dopo la somministrazione. «Siamo entusiasti di condividere l’analisi preliminare dei dati sull’mRNA-1273.214 che rappresenta un’innovazione nella lotta contro Covid», ha dichiarato il CEO della casa farmaceutica statunitense, Stéphane Bancel.



Inoltre, ha annunciato stanno sottoponendo i dati preliminari e le analisi «alle autorità regolatorie con la speranza che il booster bivalente contenente Omicron sia disponibile a fine estate». Una dose di richiamo è risultata generalmente ben tollerata nei 437 partecipanti allo studio con effetti collaterali che sono paragonabili ad una di mRNA-1273. Una dose di richiamo del nuovo vaccino aumenta la media geometrica dei titoli neutralizzanti (Gmt) contro Omicron di circa 8 volte rispetto ai livelli basali. Ma sono stati raggiunti endpoint primari di non inferiorità contro il Covid ancestrale.



I RISULTATI DELLO STUDIO SUL NUOVO VACCINO MODERNA

Tra i partecipanti sieronegativi il valore Gmt contro il coronavirus ancestrale, un mese dopo la somministrazione, era 5.977 per il candidato booster rispetto a 5.649 del vaccino originale. Contro la variante Omicron il Gmt era 2.372 rispetto a 1.473 del vaccino approvato. Inoltre, i titoli anticorpali leganti (Msd) erano più alti in maniera significativa rispetto a tutte le altre varianti di interesse. L’altro candidato booster bivalente, contenente Beta, ha dimostrato un’efficacia superiore contro le varianti Beta, Delta e Omicron ad un mese dalla somministrazione. Si è rivelata duratura contro le varianti Beta e Omicron a 6 mesi dalla somministrazione. Moderna prevede, in virtù del fatto che i titoli anticorpali indotti dal nuovo vaccino contro Omicron sono più alti rispetto al vaccino originale, siano anche più durevoli nel tempo. In ogni caso, la casa farmaceutica fornirà i dati del giorno 91 dopo la vaccinazione più avanti nell’estate, ma ha anche in programma di pubblicare nelle prossime settimane l’analisi provvisoria e i dati alle autorità regolatorie per la revisione.

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