Moderna è stata una delle aziende che più è cresciuta durante la pandemia di covid grazie al suo vaccino a contrasto proprio del coronavirus. Nel 2022 il fatturato dell’azienda di biotech creata nel 2010, come scrive Le Figaro, è cresciuto fino a 19 miliardi di dollari con un profitto di 8,4 miliardi di dollari, numeri che hanno permesso a Moderna di ritagliarsi un posto fra i grandi della farmaceutica mondiale.
Un vaccino su due a mRNA somministrato negli Stati Uniti era firmato Moderna, ma con la conclusione della pandemia di covid, la domanda di vaccini è drasticamente diminuita in tutto il mondo, ed oggi la vaccinazione è consigliata quasi esclusivamente alle persone più fragili, agli anziani e a coloro che hanno diverse patologie. La conseguenza è che le entrate di Moderna sono diminuite, con un fatturato che dovrebbe ridursi a 6,7 miliardi di dollari nel 2023, in crescita poi nel 2024 a 4 miliardi, prima di una possibile risalita nel 2025.
MODERNA, 45 VACCINI IN PROGRAMMA: IL VACCINO CONTRO IL CANCRO
Moderna non si è ovviamente data per vinta dopo la fine del covid, e come scrive Le Figaro è al lavoro su ben 45 diversi programmi che sono in fase di sviluppo e che dovrebbero essere lanciati nei prossimi cinque anni. In particolare si mira a realizzare il tanto ventilato vaccino per curare il cancro. “L’MRNA può essere utilizzato per potenziare la risposta immunitaria antitumorale”, ha spiegato Arnaud Chéret, direttore medico di Moderna in Francia.
“Questa tecnologia – ha aggiunto – consente una medicina più individualizzata. Nel caso del cancro, il trattamento si adatta al tumore di ciascun paziente”. In collaborazione con Merck MSD si sta testando un vaccino contro il melanoma, il cancro della pelle, e lo scorso dicembre sono stati pubblicati i primi promettenti risultati di uno studio condotto su 160 pazienti in stato avanzato.
MODERNA, 45 VACCINI IN PROGRAMMA: IL SIERO CONTRO L’RSV
“Crediamo che il prodotto, in alcuni paesi, potrebbe essere lanciato con approvazione accelerata entro il 2025”, ha spiegato Stéphane Bancel, direttore di Moderna. Nel contempo sono iniziati gli studi clinici di fase 3 per il trattamento del cancro ai polmoni, e MSD e Moderna “progettano di espanderli rapidamente ad altri tipi di cancro”.
Un altro vaccino già in commercio è quello contro l’RSV, il virus respiratorio sinciziale (RSV), causa della bronchiolite nei bambini sotto i 2 anni, ma che colpisce anche gli anziani: dovrebbe essere commercializzato nel corso del 2024. Attualmente Moderna l’ha in sviluppo solo per gli anziani ma in seguito dovrebbe essere in grado di produrre anche quello pediatrico per proteggere quindi i più piccoli. Infine nel 2025 dovrebbe arrivare il vaccino contro l’influenza e il covid, un siero unico per i due virus che ovviamente dovrebbe spingere le persone a sottoporsi alla vaccinazione. “Un buon vaccino è un vaccino somministrato”, conclude Arnaud Chéret.