Si prospetta già una quarta dose di vaccino anti covid “obbligatoria”. Questo lo scenario descritto da Stephane Bancel, il ceo di Moderna, azienda che produce l’omonimo vaccino mRna. Secondo quanto spiegato dallo stesso manager, durante l’autunno di quest’anno è molto probabile una nuova dose di vaccino, forse l’ultima, per contenere i contagi e riattivare la protezione contro il virus, alla luce del fatto che l’efficacia del booster dovrebbe scemare nei prossimi mesi, lo stesso scenario verificatosi con le prime due dosi.
“Sarei sorpreso di ricevere nelle prossime settimane dati in base ai quali” la dose booster “tenesse bene nel corso del tempo. Mi aspetterei che non reggesse alla grande”, ha spiegato Bancel, come si legge sull’Adnkronos citando la Cnbc, in occasione di un evento organizzato da Goldman Sachs. La Gran Bretagna, la Corea del Sud e non solo, hanno già ordinato dosi di vaccino per la quarta dose: “Credo che avremo bisogno di dosi booster nell’autunno 2022 e oltre”, ha proseguito Bancel, riferendosi in particolare ad anziani e fragili “Abbiamo detto che, secondo le nostre convinzioni, questo virus non se ne andrà. Dovremo conviverci”.
MODERNA “QUARTA DOSE DI VACCINO IN AUTUNNO”. E SU NUOVE VARIANTI…
E in merito ad eventuali nuove varianti dopo Omicron, Bancel alza le braccia: “E’ totalmente impossibile prevedere se sia in arrivo una nuova variante tra un giorno, una settimana, 3 mesi. E se sia peggiore in termini di gravità della malattia. Bisogna solo essere cauti”.
Nel mese di dicembre Moderna ha pubblicato uno studio preliminare, in cui ha sottolineato come una dose di vaccino booster da 50 microgrammi, aumenti di ben 37 volte il numero di anticorpi contro la variante Omicron, mentre con una dose da 100 microgrammi si arriva addirittura ad una crescita di 83 volte. Secondo uno studio inglese della U.K. Health Security Agency, invece, a 20 settimane dalla seconda dose di Pfizer o Moderna l’efficacia contro l’infezione di Omicron scende del 10 per cento, mentre a due settimane dal booster sale al 75 per cento.