Modeste M’Bami è morto. Dopo i recenti lutti che hanno devastato il mondo del calcio (Sinisa Mihajlovic, Pelè, Ernesto Castano, Gianluca Vialli e il giornalista sportivo Mario Sconcerti, ndr), gli appassionati di questo sport si trovano a piangere un altro campione. Vincitore dell’oro olimpico con la selezione del Camerun alle Olimpiadi di Sydney 2000, M’Bami si è spento a soli 40 anni d’età, presumibilmente a causa di un infarto, come viene riportato dai principali quotidiani d’Oltralpe.



Nel corso della sua carriera, Modeste M’Bami ha giocato sempre a centrocampo, indossando le casacche di numerosi club, quali Sedan, PSG, Marsiglia, Almeria, Dalian Aerbin, Changchun Yatai, Al-Ittihad, Millonarios e Le Havre, sua ultima squadra, con la quale ha detto definitivamente addio all’agonismo nel 2016. Numerosi i messaggi di cordoglio che si stanno “rincorrendo” sui social network, in queste ore di profondo cordoglio per la dipartita di un calciatore che ha raccolto minor fama di quanta ne avrebbe meritata.



MODESTE M’BAMI È MORTO: SEGNÒ CONTRO IL BRASILE DI RONALDINHO

Proprio in occasione della morte di Modeste M’Bami è stata ripercorsa la sua carriera. Ai Giochi in landa australiana di 22 anni fa, il centrocampista si mise in mostra con il suo Camerun, vincitore a sorpresa della medaglia d’oro, segnando un gol al Brasile di Ronaldinho nei tempi supplementari dei quarti di finale che gli africani disputarono contro i verdeoro. Il Camerun superò quindi il Cile in semifinale ed ebbe la meglio sulla Spagna di Xavi e Puyol in finale, ai calci di rigore.

Nel 2003, con la Nazionale maggiore, Modeste M’Bami disputò e perse la finalissima della Confederations Cup 2003 e, poi, la finale di Coppa d’Africa contro l’Egitto. Con i Leoni Indomabili, il giocatore ha raccolto 37 presenze e siglato tre reti. A livello di squadre di club, invece, l’ex OM si distinse soprattutto durante il suo periodo nel PSG, in cui militò tra il 2003 e il 2006 e conquistando due Coppe di Francia, nel 2004 e nel 200. Addirittura, risultò essere in quella parentesi temporale uno dei migliori interpreti del suo ruolo nell’intero campionato di Ligue 1, l’equivalente francese della nostra Serie A.