Le mogli degli oligarchi russi hanno trovato in Europa il modo di rifarsi una vita di lusso, tra shopping in negozi di alta moda, gioielli e viaggi su costosissimi yacht nelle più belle mete turistiche. Il quotidiano britannico Daily Mail in un’inchiesta ha raccontato alcuni particolari su come queste donne riescano a spendere milioni in modo completamente legale, grazie anche ad alcuni “divorzi preventivi” che poi verranno annullati una volta che l’effetto delle sanzioni verrà abolito. Il primo esempio è stato quello della ex moglie del vice ministro della difesa russo Svetlana Maniovich, che già a partire dai primi giorni dell’invasione in Ucraina, si trovava in giro per Parigi ad acquistare diamanti.



Da quel momento la donna infatti si è trasferita in Francia e continua tranquillamente a condurre una vita serena senza il peso delle restrizioni. Alcuni attivisti anti Putin hanno poi scoperto che il marito Timur Ivanov aveva trasferito tutti i capitali sul conto della moglie, poi firmato un accordo di divorzio per evitare il congelamento dei beni. Per questo alcuni manifestanti si sono recentemente riuniti sotto l’abitazione del politico a Mosca con cartelli di protesta con su scritto “Ruba in Russia. Uccide in Ucraina. Moglie in Francia“.



Le mogli degli oligarchi russi “vivono nel lusso e ridono delle sanzioni”

La signora Maniovich ovviamente è solo uno degli esempi più famosi di come le mogli dei oligarchi russi siano diventate le principali amministratrici dei beni e dei soldi che possono spendere tranquillamente in Europa grazie a separazioni fittizie avvenute in vista delle sanzioni. Alcune di queste, come Ksenia Shoigu, la figlia dell’attuale ministro della difesa russo, non solo viaggia in lussuosi yacht tra l’Europa e Dubai, ma pubblica costantemente foto sui social mentre brinda con costosi champagne in feste private tra miliardari.



Come sottolinea il Daily Mail, chi non ha preventivamente divorziato, aggira lo stesso le sanzioni, perchè a quanto pare in posti come gli Emirati Arabi e la Turchia, gli oligarchi hanno trovato un’oasi di pace. Come il miliardario Roman Abramovich, che dopo essere stato costretto a lasciare Londra, ha parcheggiato tranquillamente i suoi cinque yacht al porto di Ankara.