Sono passati pochissimi giorni dalla morte del calciatore Sinisa Mihajlovic, avvenuta lo scorso 16 dicembre. Per la prima volta, dunque, in casa Mihajlovic si è festeggiato un Natale senza padre. E proprio in questa triste occasione, la moglie di Mihajlovic, Arianna Rapaccioni, ha deciso di pubblicare una storia sul suo profilo Instagram, ricordando il marito con uno struggente pensiero scritto dal poeta Henry Scott Holland.
Moglie Sinisa Mihajlovic: “Il tuo sorriso è la mia pace”.
Nella storia della moglie di Sinisa Mihajlovic, Arianna Rapaccioni, condivisa alla vigilia di Natale, si legge di come “la morte non è niente”. “Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme”.
“Prega, sorridi, pensami!”, si legge ancora nella storia di Arianna Rapaccioni, moglie di Mihajlovic, scomparso il 16 dicembre 2022, in occasione del primo Natale senza il compagno. “Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace”.
La forza della famiglia Mihajlovic
Insomma, la mancanza del grande calciatore, stando alla storia della moglie di Sinisa Mihajlovic, si fa sentire parecchio in casa sua in quella che è la festa della famiglia per eccellenza, il Natale. Ma, seppur la mancanza del marito sia incolmabile, la piccola Violante sembra essere protagonista delle storie di Virginia Rapaccioni, la più piccola tra le sorelle. Si vede Virginia giocare e divertirsi a Natale, lanciare baci alla nonna e sorridere alla mamma, il tutto corredato da un tenero “grazie di esistere” scritto da Virginia, e forse la magia del Natale è stata riscoperta proprio nell’allegria donata dalla piccola Violante.