AlFayed, le accuse di stupro
L’ex magnate prima di bibite e poi di macchine da cucire, Mohamed AlFayed, non ha pace nemmeno da morto. Piovono infatti una valanga di accuse di stupro nei suoi confronti da parte di molte ex sue dipendenti quando era alla guida di Harrods. Come riporta il Corriere della sera, si parla di circa venti casi di stupro più altri cinque nei confronti di donne negli anni in cui dirigeva i lussuosi grandi magazzini di Knightsbridge. A dare lustro alla vicenda ci ha pensato la BBC tramite un documentario in cui le donne coinvolte hanno messo da parte la paura e hanno avuto il coraggio di denunciare le violenze e gli stupri perpetrati nei loro confronti.
Tramite le parole delle donne sono emersi particolari agghiaccianti dei comportamenti che ha assunto il magnante nei loro confronti, ponendo l’accento su specifiche situazioni come quelle riguardanti i viaggi. Queste le parole di alcune donne coinvolte nella vicenda, riportate dal Corriere della Sera «A volte quando arrivavo in camera non c’era più la chiave, Al Fayed l’aveva fatta rimuovere per assicurarsi di riuscire ad entrare». La goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha spinto queste vittime a vuotare il sacco è stato il ritratto di uomo gentile e galante di AlFayed fornito dalla serie tv Netflix, The Crown. Dopo anni di silenzio, è arrivato il momento di dire la verità.
AlFayed, come sceglieva le sue vittime
La vicenda di Mohamed AlFayed non smette di far parlare nonostante sia passato ormai del tempo dalla sua morte. Le accuse di stupro non si placano, più tempo passa più saltano fuori donne pronte a denunciare l’ex imprenditore e la vicenda si fa sempre più triste e controversa. A scoperchiare il vaso di pandora è stato il documentario della BBC che ha fatto luce sulla vicenda dando lustro a vittime che per troppo tempo hanno taciuto in preda alla paura. I dettagli della vicenda si fanno sempre più tetri, le testimonianze delle dirette interessate diventano fondamentali come quelle di Sophia, riportate dal Corriere della Sera che denuncia di essere più volte stata violentata negli anni in cui era assistente personale di AlFayed.
Dietro la scelta delle vittime c’era un criterio ben preciso, le sceglieva perlustrando i piani dei grandi magazzini di Knightsbridge, una volta fatta la scelta faceva trasferire le vittime nel suo ufficio. Le prima accusa di stupro nei confronti di AlFayed risale al 2009 quando ha abusato di una quindicenne, la seconda nel 2013 a seguito della denuncia di una donna che lo accusava di averla aggredita nel suo appartamento di Park Lane. Tutto iniziava con i complimenti verbali poi passava all’approccio fisico.