Mohsen Shekari è stato giustiziato. Si tratta del primo manifestante arrestato a seguito delle proteste esplose in Iran negli ultimi mesi contro il regime iraniano, come scrive l’edizione online del quotidiano Repubblica, notizia confermata anche dalle autorità locali così come dall’agenzia di stampa iraniana Mizan. Il governo ha accusato Mohsen Shekari, ragazzo di soli 23 anni, che nella vita fa il rapper, di aver bloccato una strada e di aver poi attaccato un membro delle forze di sicurezza attraverso un machete, durante una protesta avvenuta nella capitale del Paese, Teheran.



Le proteste in Iran erano esplose lo scorso 16 settembre a seguito della morte della 22enne Mahsa Amini, deceduta dopo essere finita sotto arresto da parte della polizia morale del Paese. Meno di dieci giorni dopo, esattamente il 25 settembre, Mohsen Shekari era stato arrestato e quindi condannato in via definitiva dopo un processo lampo lo scorso 20 novembre, (processo che gli attivisti definiscono «sentenza farsa senza giusto processo»), accusato di “moharebeh” che significa “guerra contro Dio”, accusa che comporta appunto la pena capitale.



MOHSEN SHEKARI, IMPICCATO “SI CORRE IL RISCHIO DI ESECUZIONI OGNI GIORNO”

Come ben noto le autorità iraniane stanno reprimendo con la violenza il movimento di protesta che è scattato dopo che alcune donne sono scese in piazza per chiedere maggiori libertà e il rispetto dei loro diritti umani, ed ha coinvolto anche gli uomini nonché diversi classi sociali e moltissimi personaggi in tutto il mondo.

“L’esecuzione di Mohsen Shekari deve incontrare una forte reazione altrimenti corriamo il rischio di aver esecuzioni di manifestanti ogni giorno, questa esecuzione deve portare rapidamente a conseguenze pratiche a livello internazionale”, questo l’appello di Mahmood Amiry-Moghaddam, a capo della ong con sede a Oslo “Iran Human Rights”, dopo l’annuncio dell’esecuzione. Da quando sono scoppiate le proteste in Iran sono 475 i manifestanti uccisi, mentre gli arrestati sono stati 18.240, così come riferisce l’agenzia di stampa degli attivisti per i diritti umani (HRANA). 11 invece le persone condannate a morte fra cui appunto Mohsen Shekari, impiccato nelle scorse ore.