Moira Cucchi, chi è la protagonista della nuova puntata di Sopravvissute, il programma condotto da Matilde D’Errico su Rai 3, in seconda serata, dopo Amore criminale. La sua testimonianza davanti alle telecamere ripercorre l’inferno delle violenze subite dal marito per anni, prima di trovare la forza di denunciare e avviare così la sua rinascita. Moira Cucchi ha raccontato in tv le sofferenze vissute durante il matrimonio, le percosse, le minacce e la costante paura per sé e per i suoi figli. Il primo incontro con l’uomo che poi avrebbe sposato è avvenuto online, ma poco dopo l’inizio della relazione lui si sarebbe rivelato possessivo, geloso, maniaco del controllo nei confronti della donna. Una situazione che sarebbe degenerata irreversibilmente dopo le nozze.



Chi è Moira Cucchi, la drammatica testimonianza a Sopravvissute: “Ero diventata un automa”

Dopo il matrimonio, le tensioni in casa sarebbero sfociate in aggressioni fisiche quotidiane. Moira Cucchi avrebbe subito violenze per 10 anni dal marito prima di trovare il coraggio di denunciare cosa le stava accadendo, dando così impulso alla sua rinascita.



Il suo è stato un percorso difficilissimo, ma oggi è la testimonianza di come si possa uscire dall’incubo e trovare la salvezza. “Ero diventata un automa senz’anima – ha raccontato la donna ai microfoni del programma di Matilde D’Errico –. Ho iniziato ad avere problemi di salute, dermatite atopica su tutto il corpo, gravi problemi allo stomaco, alla testa“. Moira Cucchi ha raccontato di essersi sottoposta a diversi esami per capire l’origine di quei disturbi, ma non risultava nulla. Poi il punto di svolta grazie al confronto con il suo medico di base: “La mia dottoressa, quella che mi ha vista crescere, mi ha detto ‘Moira, io ti devo parlare onestamente. Tu fisicamente non hai niente, hai qualcosa dentro che ti sta distruggendo’. E lì sono scoppiata a piangere”.



Moira Cucchi, il racconto in tv a Sopravvissute: “Passavo intere notti seduta sulle scale”

Nel suo drammatico racconto a Sopravvissute, Moira Cucchi ha spiegato di aver trascorso molte notti seduta sulle scale che portavano alla cantina per paura del marito. Una storia terribile che trovò la forza di svelare alla sua dottoressa.

Stavo lì perché era l’unico punto in cui il cellulare non prendeva, quindi lui sapeva che da lì non potevo chiamare nessuno. Se fossi tornata in casa, sarebbero state botte e non potevo lasciare da soli i miei bambini con lui. Quindi me ne stavo seduta delle notti intere, al freddo, sui gradini della cantina…“.