Il premier della Moldavia, Natalia Gavrilita, ha rassegnato le dimissioni. Nella conferenza stampa d’addio la politica moldava si è tolta qualche sassolino dalla scarpa, sottolineando come il suo Paese abbia ricevuto maggior appoggio all’estero che non all’interno: “Se il governo avesse goduto all’interno del Paese della stessa fiducia che ci hanno fatto sentire i nostri partner europei, saremmo stati in grado di avanzare ulteriormente e più velocemente con le riforme“. Nel corso della conferenza stampa la Gavrilita ha spiegato che, dal 2021 ad oggi, nessuno si aspettava che il suo esecutivo avesse dovuto gestire “così tante crisi causate dall’aggressione russa in Ucraina”.



La sua premiership, come ricorda Il Fatto Quotidiano, è stata segnata da numerosi problemi fra crisi energetica, inflazione, e i missili sparati durante il conflitto ucraino che spesso e volentieri hanno sorvolato lo spazio aereo moldavo. Ora verrà nominato un nuovo governo dal presidente Maia Sandu che dovrà però essere approvato dal parlamento. Secondo alcuni recenti sondaggi, il 60 per cento dei cittadini della Moldavia era favorevole al cambio di governo, e proprio a loro erano rivolte le parole di apertura dell’ormai ex premier Gavrilita.



MOLDAVIA, PREMIER GAVRILITA ANNUNCIA DIMISSIONI: IL SUO DISCORSO

“Avevo assunto il governo con un mandato anti-corruzione – ha spiegato ancora – pro sviluppo e pro Ue, in un momento in cui gli schemi di corruzione avevano conquistato tutte le istituzioni e gli oligarchi si sentivano intoccabili. Ci siamo trovati subito di fronte a un ricatto energetico, e chi lo ha fatto sperava che avremmo ceduto. La scommessa dei nemici del nostro Paese – ha concluso – era che avremmo agito come i governi precedenti, che hanno rinunciato agli interessi energetici, che hanno tradito l’interesse nazionale in cambio di benefici a breve termine”.



Maia Sandu, presidente moldava, ha voluto ringraziare la Gavrilita per il suo “enorme sacrificio e gli sforzi compiuti per guidare il Paese in un periodo di così tante crisi. Nonostante le sfide senza precedenti, il Paese è stato governato in modo responsabile, con grande attenzione e impegno. Abbiamo stabilità, pace e sviluppo laddove altri volevano la guerra e la bancarotta”.