Stamattina a Storie Italiane si è tornato a trattare il caso delle molestie di alcuni alpini in occasione del raduno dello scorso weekend a Rimini. Sulla vicenda ha detto la sua il noto direttore di Novella 2000, Roberto Alessi, che ha spiegato: “Sicuramente qualcosa è successo ed è palese – spiega l’autorevole giornalista in diretta televisiva – se no non staremmo parlando, ho guardato con grande attenzione Fanpage e l’associazione transfemminista ‘Non una di meno’, che ha raccolto molte denunce e ovviamente qualcosa di grave è successo”.
“Dire però – puntualizza Roberto Alessi – che Rimini è stata invasa da 400mila macisti per lo più ubriachi e densi di istinto patriarcale questo non può passare, gli alpini son un’eccellenza in Italia, se non ci fossero stati gli alpini, non bisogna dimenticarlo, non saremmo riusciti ad arginare la pandemia con il loro volontariato”. Poi Alessi ha aggiunto: “Quando si dice che gli uomini sono ideologizzati verso le donne si tratta di una minoranza, la maggioranza degli uomini sono persone che hanno rispetto delle donne. La normalità, che è la mia, non fa notizia”.
Poi Eleonora Daniele ha voluto fare chiarezza: “Nessuno se la sta prendendo con il corpo degli alpini, le ragazze hanno denunciato persone, che appartengono forse no agli alpini, e che le hanno molestate, stiamo parlando di uomini che hanno molestato donne”.
MOLESTIE ALPINI RIMINI, DA ROBERTO ALESSI ALLE TESTIMONIANZA DI DUE RAGAZZE
In collegamento anche due ragazze che sarebbero state vittime di molestie proprio da parte degli alpini, due esponenti dell’associazione che citava il direttore Roberto Alessi: “Non siamo giustizialiste ci interessa che la gente si metta in discussione. Con un evento così grande ci si deve organizzare di conseguenza, deve essere un posto sicuro. Ad esempio garantendo una percentuale di persone che rimangano lucide per assistere chi si sente male e questo non è stato fatto da alpini e comune, non c’erano presidi sanitari, non c’erano banchetti di associazioni femministe, nulla come collaborazione per far si che un evento così grande di persone che provengono da culture diverse che è quella della cultura delle adolescenti riminesi, questo incontro avrebbe dovuto viversi in maniera differente”.
Così un’altra ragazza vittima di molestie: “E’ importantissimo scardinare partendo dal linguaggio che usano gli uomini verso i nostri confronti e le minoranza Lgbtq+, uscire dalla logica che la donna è il sesso debole o gentil sesso sono cose importantissime da fare. Non sono solo gli alpini -specifica – noi non stiamo dicendo che sono solo loro, come non stiamo dicendo che è un comportamento generalizzato. Siamo molto contente che sia un po’ esplosa questa cosa ma vorremmo che si guardasse alla società, tutti i giorni le donne vengono fischiate e molestate, e che si inizia a parlare di questo, sono alla base della piramide della violenza a cui in cima c’è il femminicidio”.