Una lite in discoteca finisce in tragedia a Molfetta, dove una 19enne è morta dopo essere stata ferita con colpi d’arma da fuoco, mentre quattro persone sono ferite. La vittima è Antonella Lopez del rione San Girolamo di Bari, mentre dei feriti uno sarebbe ricoverato in gravi condizioni. La sparatoria si è verificata fuori dal Bahia Beach, in località Torre Rotonda, alle ore 02:45 circa, ma sulle ragioni della lite che sarebbe scoppiata tra due gruppi non ci sarebbero al momento elementi.



Sono stati sparati alcuni colpi di pistola tra la folla, uno in particolare sarebbe passato sotto la clavicola della 19enne, colpita alla giugulare, stando a quanto riportato dalla testata locale Molfettaviva. I soccorsi del 118 si sono rivelati inutili per lei, invece i feriti sono stati portati al pronto soccorso dell’ospedale locale e al Policlinico di Bari. Sul posto sono giunti anche i carabinieri di Molfetta e di Bari, ma le indagini, avviate dalla procura di Trani, sono state affidate poi alla Direzione Distrettuale Antimafia barese. L’ipotesi è che nella sparatoria siano coinvolti esponenti del clan mafioso Palermiti.



SPARATORIA A MOLFETTA: INTERROGATORI IN CORSO

Nicola Spadavecchia, che gestisce la discoteca all’esterno della quale si è verificata la rissa, ha raccontato all’Ansa che tutto è accaduto all’improvviso, quando la serata volgeva al termine. La tragedia, quindi, sarebbe avvenuta quando sono arrivati i ragazzi nel suo locale. «Non ero in pista, ero nel mio ufficio. Questo gruppo è entrato e in pochissimo si è poi scatenato l’inferno. La sicurezza è intervenuta ma era tardi per la 19enne», ha dichiarato l’imprenditore, che ha espresso la sua vicinanza alla famiglia della vittima. «Ma anche noi siamo vittime di questi episodi di violenza assurdi», ha aggiunto.



Sono, dunque, in corso le indagini: i militari coordinati dall’Antimafia barese si stanno occupando dei rilievi. Molfettaviva riferisce che sarebbero oltre una ventina le persone coinvolte nella rissa, mentre nelle prime ore del mattino decine di ragazzi presenti sul posto sono stati ascoltati dai carabinieri per ricostruire la vicenda.