Riccardo Molinari, presidente del gruppo della Lega alla Camera dei deputati, a Cartabianca affronta il tema del Commissario per l’Emilia Romagna: “Penso che Giorgia Meloni farà la scelta migliore. Non ho niente contro la nomina di Bonaccini. L’emergenza è in Emilia Romagna ma anche in parte nelle Marche e in Toscana. Figliuolo ha dimostrato competenza lavorando con il governo Conte. Non ritengo uno scandalo nessuno dei due. Sicuramente il primo conosce meglio il territorio ma il secondo ha competenze tecniche. Chiunque sceglierà noi non saremo contrari. Salvini ha commentato che qualunque sarà la scelta, non ci sarà problemi. Il governo ha trovato due miliardi per aiutare le persone nell’emergenza. Il governo valuterà”.
L’esponente della Lega ribadisce poi: “Il governo ha stanziato 2 miliardi per le casse integrazioni, per le partite iva che non possono lavorare… Queste sono le cose importanti. Chi sarà il commissario lo vedremo, lo deciderà la Meloni. Abbiamo discusso anche troppo di nomi, mi auguro che la scelta venga fatta in fretta”.
Molinari: “Il ponte farebbe da volano”
Parlando poi del ponte sullo stretto di Messina, Riccardo Molinari spiega a Cartabianca: “Ci crediamo, crediamo che sia un’infrastruttura fondamentale per poi sviluppare le altre infrastrutture nel Mezzogiorno. È un progetto che era stato già assegnato dal governo Berlusconi ma il governo Monti lo bloccò. L’ultimo decreto ponti fa rivivere quel progetto, dunque si taglierebbero i tempi burocratici“.
Perché la Lega spinge per la costruzione dell’infrastruttura? A spiegarlo è proprio il presidente del gruppo alla Camera dei deputati: “È importante perché spesso invidiamo i Paesi del nord Europa, l’Asia, gli Stati Uniti… Qui avremmo un progetto sfidante per l’Italia ingegneristica. Darebbe lustro al nostro Paese, anche a livello occupazionale. Per potenziare poi le infrastrutture secondarie come le ferrovie e le strade ordinarie, serve prima il ponte. Il problema del sud Italia è che non c’è l’alta velocità perché non c’è il numero di passeggeri adatto per fare questi lavori. Il ponte sarebbe un volano, porterebbe più persone a transitare nel sud Italia e poi permetterebbe di sviluppare il resto”.