Il Molnupiravir rappresenta la nuova, grande speranza dell’umanità in questa intensa ed estenuante battaglia contro il Coronavirus, che perdura ormai da poco meno di due anni. Nei giorni scorsi è stata data notizia di questo farmaco antivirale prodotto da Merck & Co. che avrebbe la capacità di dimezzare il rischio di morte e di ricovero ospedaliero fra i pazienti Covid che non si sono sottoposti alla vaccinazione.
Il tema, nemmeno a dirlo, ha suscitato ampi dibattiti, che hanno toccato vari aspetti, dalla sicurezza del prodotto al suo costo. Innanzitutto, occorre ricordare che, sulla base delle statistiche rilevate dall’azienda produttrice, quest’ultima presenterà domanda alla Food and Drug Administration americana per ottenere l’autorizzazione all’uso emergenziale di Molnupiravir, la cui sperimentazione è stata interrotta per “manifesta superiorità del farmaco rispetto al placebo: non è infatti accettabile eticamente l’opzione di privare i pazienti a cui viene somministrato il placebo del beneficio derivante dal medicinale”.
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MOLNUPIRAVIR: COSTI E SICUREZZA
Come precisa il “Corriere della Sera”, i ricercatori della Emory University di Atlanta lavorano al Molnupiravir dal 2013. Successivamente, con il deflagrare della pandemia, il principio attivo è stato ritenuto una potenziale terapia anti-influenzale ad ampio spettro e, in fase pre-clinica, ha bloccato in 24 ore la trasmissione di SARS-CoV-2 nei furetti. Esso agisce contro la polimerasi virale, enzima di cui il nuovo Coronavirus necessita per replicarsi all’interno dell’organismo.
Stando alle indicazioni giunte dall’altra parte dell’Atlantico, il farmaco deve essere somministrato per via orale, mediante l’assunzione di quattro pillole al giorno per cinque giorni, e risulta particolarmente efficace se viene utilizzato nelle prime fasi dell’infezione. Il costo per ogni ciclo di terapie è di 700 dollari e, per quanto concerne l’aspetto della sicurezza, i dati segnalati sono incoraggianti e l’incidenza degli eventi avversi è risultata comparabile nel gruppo trattato con il farmaco e con il placebo. Il Corriere aggiunge altresì che Molnupiravir ha dimostrato di dimezzare il rischio di ospedalizzazione o morte, ma i vaccini hanno in questi casi un’efficacia superiore al 90%, sono meno costosi, hanno scarsi effetti collaterali e non necessitano di una diagnosi precoce.