Il Molnupiravir, farmaco anti-Covid prodotto da “Merck & Co.”, potrebbe creare profonde disuguaglianze a livello globale, peraltro come già accaduto nel recente periodo con il vaccino contro il Coronavirus, che ha praticamente lasciato scoperti i Paesi del Terzo Mondo. Lo rivela un’inchiesta giornalistica condotta dall’agenzia Reuters, che sulle sue colonne scrive che il piano di immissione sul mercato della promettente pillola antivirale rischia di reiterare le iniquità riscontrate durante la distribuzione dei preparati vaccinali, lasciando ancora una volta al fondo della fila le nazioni che ne avrebbero maggior necessità.



Per esempio, solo circa il 5% della popolazione africana è attualmente vaccinata: questo, va da sé, genera un bisogno urgente di terapie che potrebbero tenere le persone fuori dagli ospedali. Nel contempo, la casa farmaceutica a stelle e strisce ha compiuto l’insolito passo di concedere in licenza diversi generici del suo antivirale prima che la sua versione di marca fosse autorizzata per la commercializzazione, ma per i funzionari sanitari internazionali “anche questo non è sufficiente per la medicina per raggiungere molte delle nazioni a basso e medio reddito in numero soddisfacente”.



MOLNUPIRAVIR, L’ALLARME DI MPP PER I PAESI DEL TERZO MONDO

Merck, riferisce Reuters, quest’anno prevede di produrre 10 milioni di cicli di trattamento della pillola, che viene assunta due volte al giorno per cinque giorni, e altri 20 milioni il prossimo anno. Inoltre, i suoi accordi di licenza con otto produttori di farmaci indiani permetteranno lo sviluppo di versioni generiche più economiche per 109 Paesi a basso e medio reddito, compresa l’Africa.

Tuttavia, un recente rapporto preparato per il programma “Access to Covid-19 – Tools Accelerator” delle Nazioni Unite, incaricato di acquistare le terapie anti-Coronavirus per gli Stati più poveri, ha sollevato preoccupazioni circa il destino dei Paesi del Terzo Mondo. In particolare, Medicines Patent Pool (MPP), un’organizzazione per la salute pubblica sostenuta dalle Nazioni Unite, ha dichiarato che, qualora fosse disponibile solo il farmaco della Merck, il suo costo elevato potrebbe portare i Paesi ricchi a superare le offerte delle nazioni povere per accaparrarsi le forniture del medicinale. Al momento, va detto, non è ancora chiaro quante pillole generiche saranno disponibili e quando, visto e considerato che la loro produzione per i Paesi a basso reddito in molte nazioni richiede anche l’approvazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), un processo normativo che in genere dura mesi.