Anthony Fauci, esperto di malattie infettive del governo statunitense, nel corso del consueto appuntamento con i giornalisti alla Casa Bianca ha definito “impressionanti” i risultati ottenuti dal farmaco Molnupiravir, prodotto dall’azienda farmaceutica Merck e impiegato nella lotta contro il Coronavirus. Effettivamente, volgendo lo sguardo alle percentuali di guariti diramate da Merck mediante un comunicato stampa, si nota come esse siano decisamente interessanti, con il rischio di ospedalizzazione e di morte che si è dimezzato.



Fauci, tuttavia, non si è sbilanciato in pronostici circa le possibili tempistiche della Food and Drug Administration (FDA) nell’iter di autorizzazione del farmaco, sottolineando che sicuramente saranno condotte in breve tempo le verifiche per esaminare queste statistiche. Dello stesso avviso di Fauci è l’ex commissario FDA Scott Gottlieb, il quale, ai microfoni della CNBC, ha rimarcato: “Questo è un risultato fenomenale, si tratta di un profondo game-changer”. Non resta dunque che attendere ulteriori test per confermare le impressioni favorevoli fin qui emerse sulla pillola sviluppata dalla Merck. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



MOLNUPIRAVIR RIDUCE DEL 50% L’OSPEDALIZZAZIONE E LA MORTE PER COVID

Dopo il vaccino, la pillola antivirale anti Covid. Ma non quella a cui sta lavorando Pfizer. Si tratta del molnupiravir, farmaco antivirale per il quale la casa farmaceutica Merck chiederà alla Food and Drug Administration e agli altri enti regolatori di tutto il mondo l’autorizzazione all’uso in emergenza. Si tratta di una pillola che si sta rivelando efficace contro il Covid. Da uno studio clinico in fase avanzata è, infatti, emerso che ha dimezzato il rischio di ospedalizzazione e morte. Quindi, è stata interrotta la sperimentazione clinica di Fase 3 in anticipo visto che l’analisi ad interim aveva mostrato che solo il 7,3% dei pazienti trattati era stato ricoverato in ospedale o era morto contro il 14,1% di quelli che invece avevano ricevuto il placebo. La decisione di fermare lo studio è stata presa da Merck in virtù della raccomandazione ricevuta da un comitato indipendente di scienziati che stavano monitorando lo studio e dopo aver consultato la Fda. Gli studi vengono sospesi anticipatamente quando i risultati sono positivi o non sono promettenti come ci si sarebbe attesi.



Lo studio ad interim di Fase 3 dei dati di 775 pazienti ha evidenziato che nessuno dei partecipanti che aveva ricevuto molnupiravir era morto durante i primi 29 giorni di studio rispetto agli 8 che avevano ricevuto il placebo. Quando può arrivare in Italia? Al momento nel nostro paese è in corso uno studio di Fase 3, ma è difficile fare previsioni senza che vi sia una formale richiesta di autorizzazione all’Agenzia europea del farmaco (Ema) per quanto ci riguarda.

MOLNUPIVARIR EFFICACE ANCHE CONTRO VARIANTE DELTA

Il trattamento con molnupiravir prevede l’assunzione di una pillola due volte al giorno per cinque giorni ai pazienti con diagnosi Covid recente. Merck ha affermato che il farmaco antivirale si è rivelato efficace su più varianti di coronavirus, tra cui quella Delta che è altamente trasmissibile. Nick Kartsonis, vicepresidente senior della ricerca clinica alla Merck, ha commentato: «È notevole essere il primo antivirale orale in ambito ambulatoriale a mostrare un beneficio». Il farmaco molnupiravir è stato prodotto in partnership con la Ridgeback Biotherapeutics, una compagnia di Miami a conduzione familiare. Ora si prevede la produzione di 10 milioni di cicli di trattamento entro la fine dell’anno. Inoltre, il governo americano ha già firmato un accordo per ottenerne circa 1,7 milioni. La pillola si è rivelata efficace se usata nelle prime fasi dell’infezione nei pazienti con almeno un “fattore di rischio” come vecchiaia, obesità o diabete, infatti un precedente studio su pazienti ospedalizzati era stato fermato dopo risultati deludenti. Il problema è la diagnosi rapida, che non è affatto scontata.

COME FUNZIONA MOLNUPIVARIR

A differenza dei vaccini anti Covid che bersagliano la proteina spike del coronavirus, il farmaco agisce contro la polimerasi virale, un enzima di cui Sars-CoV-2 ha bisogno per replicarsi nell’organismo. Inoltre, molnupivarir, che per questo dovrebbe mantenere un’efficacia costante a prescindere dalle varianti, è stato sviluppato per introdurre errori nel codice genetico del coronavirus, impedendogli così la replicazione. Gli unici trattamenti disponibili per curare il Covid finora sono gli anticorpi monoclonali che hanno un’efficacia superiore alla pillola della Merck, ma sono costosi. Per gli esperti l’arrivo della pillola antivirale è una tappa importante, visto che è facilmente somministrabile rispetto ai monoclonali che richiedono il ricovero in ospedale. Nei prossimi mesi arriveranno i risultati degli studi di altre due pillole antivirali, una prodotta da Pfizer e l’altra da Atea Pharmaceuticals con Roche. Se approvato, molnupivarir sarebbe il secondo trattamento antivirale contro il Covid, visto che il primo è il remdesivir, che deve essere infuso ma offre un beneficio modesto per i malati Covid.