COSA CAMBIA CON IL DL SICUREZZA

Le misure all’interno del Dl Sicurezza tutelano la sicurezza dei cittadini e delle forze dell’ordine, affrontando alcuni che hanno destato allarme: a sottolinearlo è Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno, che in un’intervista a Il Tempo difende con orgoglio il lavoro svolto dal governo. Dalle borseggiatrici alle occupazioni abusive, fino alle truffe per gli anziani. Eppure, le opposizioni contestano la norma sulle detenute madri.



Ci sono donne che usano la maternità e la gravidanza come alibi, come scudo per garantirsi l’impunità di fronte ad una commissione sistematica di reati come il borseggio, il furto o la rapina”, dichiara l’esponente della Lega, secondo cui anche in questo caso si tratta di un intervento sacrosanto, a protezione anche dei minori.



Molteni respinge anche l’accusa di voler reprimere il dissenso, in riferimento alla trasformazione da sanzione amministrativa a illecito penale del blocco autostradale. Per il sottosegretario non viene negato il diritto a manifestare, ma si intende contrastare l’illegalità che si configura quando per manifestare si impediscono altri diritti costituzionali, come quello al lavoro e al soccorso.

“TEMPI RAPIDI PER APPROVAZIONE DEFINITIVA”

L’esponente della Lega rivendica orgogliosamente anche l’introduzione delle aggravanti per chi impedisce la realizzazione di opere strategiche minacciando le forze di polizia, ma nell’intervista a Il Tempo ricorda anche che sono state introdotte le telecamere sulle divise, proprio a tutela di chi si occupa di sicurezza ma si ritrova spesso a subire violenza. Per quanto riguarda i tempi di approvazione del Dl Sicurezza, il sottosegretario all’Interno è fiducioso riguardo la rapidità dei tempi, visto che non mancano le risorse.



Anzi, Molteni non esclude che si possano trovare altre risorse per le assunzioni: a tal proposito rivela che c’è una discussione in corso con il ministro Matteo Piantedosi in vista della nuova legge di Bilancio. Una cosa è chiara per il leghista: tra le priorità del governo c’è sicuramente la sicurezza, del resto senza essa non ci può essere crescita.

MOLTENI DIFENDE SALVINI: “AVRÀ GIUSTIZIA”

Infine, non manca un commento alla vicenda Open Arms, processo che vede imputato il leader della Lega Matteo Salvini, su cui è stata fatta una richiesta di condanna a 6 anni: “Difendere i confini di un Paese non può essere reato”. Molteni, oltre ad esprimere orgoglio per il lavoro svolto da Salvini come ministro dell’Interno, tanto da ritenerlo il migliore, è fiducioso riguardo il fatto che “troverà giustizia e verità”.