Si chiudono oggi con la prova maschile elite in strada i Mondiali di ciclismo 2019 nello Yorkshire, gara che sulla carta appare davvero complicata da pronosticare. Per il titolo iridato infatti saranno 284.5 km di percorso davvero impegnativo, da Leeds a Harrogate, dove pure il mal tempo e la pioggia potrebbero essere protagonisti. Pure il ventaglio di favoriti al trionfo è molto ampio: hanno infatti concrete chance di vestire i 4 colori dell’Uci Van Avermaet, Alaphilippe e Gilbert, ma pure il tre volte iridato Sagan, senza scordare ovviamente l’azzurro Matteo Trentin e il campione uscente Valverde, che pure potrebbe fare fatica sulle strade inglesi. Mettiamoci anche qualche sorpresa che non manca mai e il Mondiale inglese sceglierà alla fine il suo vincitore. Per presentare la gara regina dei Mondiali di ciclismo 2019 abbiamo sentito Vittorio Adorni che vinse il titolo iridato nel 1968 a Imola: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.
Come vede questo Mondiale di ciclismo? Difficile dirlo perchè il Mondiale è sempre una corsa a sè e può sempre succedere di tutto…
Quali potrebbero essere le difficoltà principali del percorso? Forse le condizioni atmosferiche, la pioggia potrebbe influenzare il percorso, si corre in Inghilterra e da quelle parti il tempo non è sempre dei migliori!
Mondiale solo per specialisti delle classiche? Vedremo, certo i corridori abituati a andare bene nelle classiche potrebbero essere favoriti.
Quante possibilità che possa finire in volata? No, non credo che questo Mondiale possa finire in volata, secondo me dovrebbe essere un finale diverso.
Quali saranno i principali favoriti? Forse i belgi, gli olandesi che sono anche abituati a questo tipo di clima. Poi non sarà facile fare un pronostico preciso. Certo che per esempio Van Der Poel lo vedo in grandissima forma. Non credo invece in Alaphilippe, un conto sono le classiche, un conto il Mondiale!
Quali saranno le nazionali più forti? Anche questo sarà molto importante nell’ottica del Mondiale e Belgio, Olanda, anche l’Italia sono molto forti in questo senso.
Trentin il capitano degli azzurri: come vede le sue possibilità? Trentin sarà un altro dei favoriti, uno che sa andare forte nelle corse di un giorno e l’ha dimostrato spesso quando ha corso all’estero.
Su quali altri nomi possiamo puntare, per esempio Diego Ulissi? No Ulissi non lo vedo candidato a vincere il Mondiale.
Chi vincerà il Mondiale? Difficile dirlo, difficile fare pronostici, non si può essere sicuri chi uscirà vincitore da questo Mondiale in Inghilterra.
Lei il Mondiale l’ha vinto ad Imola nel 1968: ci può raccontare qualcosa di quel bellissimo successo? Una vittoria indimenticabile il il settembre 1968 in una giornata molto calda, su un percorso molto duro. Una fuga partita da lontano conclusa con un vantaggio di ‘9’50 sul belga Van Springel. Un successo che ha avuto un doppio significato perchè colto in Italia, nella mia regione, l’Emilia. Più di così non potevo chiedere a quel Mondiale…
Conserva ancora quella maglia iridata? E’ normale, come potrebbe essere diverso, non posso che conservare quella maglia iridata, che mi valse il titolo di campione del mondo. Qualcosa di troppo bello per me, faccio parte della storia dei campioni del mondo del ciclismo italiano di tutti i tempi…
(Franco Vittadini)