I Mondiali di calcio femminile 2019 stanno per cominciare: l’esordio dell’Italia è previsto per il prossimo 9 giugno contro l’Australia, e allora in questi giorni che precedono il grande avvenimento in terra di Francia IlSussidiario.net sta provando a tracciare i temi principali della manifestazione. Oggi lo fa in esclusiva con Antonio Cabrini: eroe della Juventus e della nazionale di calcio maschile, ma anche apprezzato Commissario Tecnico della selezione femminile. Agli Europeo 2013 ha portato le azzurre ai quarti di finale, dove ha perso solo contro una grande squadra come la Germania; nelle qualificazioni dei Mondiali 2015 l’Italia ha perso solo nella finale che metteva in palio l’ultimo pass verso la rassegna iridata, contro l’Olanda, mentre agli ultimi Europei l’Italia ha saputo battere anche una grande avversaria come la Svezia. Azzurre eliminate al primo turno ma a testa alta; Cabrini ha ripercorso quei giorni ma soprattutto ha parlato con noi di quello che attende Milena Bertolini e l’Italia nei Mondiali di calcio femminile 2019.
Come pensa possa andare l’Italia ai Mondiali di calcio femminile? Spero che possa passare il primo turno, l’obiettivo è qualificarsi per la seconda fase dei Mondiali.
Ci può raccontare qualcosa dei suoi cinque anni come C.T della Nazionale? Ho cercato di fare il mio lavoro, di dare tutto il mio apporto lavorando in modo molto professionale, cercando di dare un’impronta importante alla Nazionale: penso di esserci riuscito.
Qual è stata la maggiore soddisfazione in questa esperienza? Quella di aver fatto disputare a un buon livello all’Italia, i primi Europei in cui ho guidato la Nazionale nel 2013 . Quello di aver messo in difficoltà la Germania e aver battuto la Svezia, le due finaliste olimpiche nel 2016.
Che differenza c’è tra il calcio femminile e quello maschile a livello tattico? Diciamo pure che è tutta un’altra cosa, non si possono fare paragoni in questo senso.
Qual è il suo giudizio su Milena Bertolini? Milena sta lavorando molto bene, sta facendo le cose nel modo migliore, in collaborazione anche con la Federazione calcio.
Com’è cambiato il calcio femminile dai suoi tempi? Credo che l’ingresso dei club professionistici abbia sicuramente cambiato la storia di questo sport e del movimento: in questo senso è stato un fatto positivo.
Cabrini giocatore che ha fatto la storia del calcio italiano: come si è inserito nel mondo del calcio femminile? Ho dato tutto il mio apporto e la mia esperienza e penso, nei miei cinque anni di allenatore della Nazionale, di aver lasciato un’impronta importante, qualcosa anche di mio a livello positivo…
Pensa che il calcio femminile possa diventare ancora più popolare in Italia? E’ possibile, ma ci vorrà ancora del tempo perchè possa crescere in maniera stabile e definitiva.
Si sente di mandare un augurio alle azzurre per i Mondiali di calcio femminile 2019? No, ma per un motivo molto semplice: gli auguri non si fanno, non portano bene!
(Franco Vittadini)