Ci avviciniamo a gran di passi al via dei Mondiali di calcio femminile 2019 e c’è grande attesa ovviamente per la nostra nazionale guidata dalla ct Milena Bertolini, visto che sono passati vent’anni dall’ultima apparizione . Le 23 convocate per la spedizione azzurra di certo sono impazienti di regalarci grandi emozioni e se esaminiamo lo spogliatoio, naturalmente spiccano nomi di grande prestigio, non ultimo quello di Chiara Marchitelli, secondo portiere e stella della Florentia, società diretta nel modo migliore da Stefano Carobbi, uno che da calciatore è stato una bandiera della Fiorentina e ha vinto tanto anche col Milan. Diventato poi allenatore poi nelle giovanili della Fiorentina ha voluto nell’ultima stagione guidare proprio questo club, la Florentia, alla sua prima apparizione nel massimo campionato. Abbiamo quindi Stefano Carobbi sentito alla vigilia della partenza della nazionale italiana per la Francia, per i Mondiali di calcio femminile 2019: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.



Come vede questi Mondiali di calcio femminile? Sarà un evento mediatico anche nel nostro paese, come del resto lo è già in altre nazioni da tempo.

Italia competitiva: quali giocatrici potranno dare di più? Sì l’Italia la vedo bene, penso proprio che possa fare un grande Mondiale, giocarsela fino in fondo. Le giocatrici che potrebbero dare molto sono la Girelli, la Bonansea e la Sabatino ma tutto il gruppo è molto forte. Abbiamo del resto anche un attacco molto valido. Dispiace solo che manchi la Salvai, un difensore e una calciatrice che poteva esserci molto utile in Francia…



Ci sono tante scelte a centrocampo e in mezzo: pensa che saranno staffette o tra le 11 ci saranno quelle almeno in partenza? Pensa che Milena Bertolini sappia bene come comportarsi e possa far ruotare nel modo ideale le varie giocatrici. Ad esempio un attaccante come la Mauro potrebbe rivelarsi utile durante i Mondiali.

Giusto puntare sul blocco Juventus-Fiorentina-Milan? Direi proprio di sì, perchè sono le squadre più forti del campionato, del resto la Fiorentina ha perso lo scudetto solo di un punto rispetto alla Juventus.

Ci può dire qualcosa di Chiara Marchitelli? E’ un portiere molto valido, in questo mio anno alla Florentia mi sono reso conto di tutte le sue grandi qualità tecniche. A 33 anni dimostra ancora il suo grande valore, l’abbiamo riavuta a novembre dopo il suo incidente al tendine d’Achille. Ha dimostrato ancora una volta di essere un portiere eccezionale!



Da titolare è passata a riserva di Laura Giuliani: come si è adattata al nuovo ruolo? Ha accettato questa cosa ma è pronta ovviamente a giocarsi il posto, tutte le sue chances per essere la numero uno in Francia!

C’è qualche altra giocatrice della Florentia in grado in futuro di spiccare il salto per la Nazionale? Maria Luisa Filangieri è una promessa del calcio italiano, 19 anni un difensore che assomiglia a Fabio Cannavaro, potrebbe fare molta strada in futuro. Credo che abbia tutte le possibilità per diventare una delle migliori giocatrici del nostro calcio.

Come giudica poi il vostro campionato, da neopromossa in serie A. Sono molto soddisfatto di questo campionato che la Florentia ha fatto da neopromossa in serie A. Siamo partiti bene, poi abbiamo avuto un calo che può sempre capitare. Poi abbiamo chiuso in una buona posizione. Una stagione molto positiva.

Come vede le giocatrici della Fiorentina, cugina della Florentia? Sono forte, sono competitive, del resto la Fiorentina è una società organizzata bene che punta sempre in alto. Una delle squadre più forti del calcio femminile. Quest’anno in serie A si è arresa solo alla Juventus, ha perso lo scudetto solo per un punto.

Due squadre in serie A a Firenze: come giudica questa cosa? Già in quello maschile per esempio ci sono Milan e Inter. A Firenze ci sono due squadre in serie A, una nota di merito per questa città. Nel caso della Florentia bisogna ringraziare la passione di un presidente che ha messo tutto sé stesso per questo obiettivo.

Da ex giocatore di calcio, che differenza c’è il calcio maschile e quello femminile? Si può dire che il calcio maschile è molto più fisico di quello femminile, una cosa che si può comprendere fino in fondo.

E’ più difficile allenare gli uomini o le donne? Direi che allenare le donne è più difficile perchè ci sono situazioni e problemi che le coinvolgono sia a livello psicologico che di altro tipo, che rendono meno semplice svolgere questa cosa.

Cosa farà nel suo futuro? Non lo so, sto ancora decidendo e cercando di capire quali possano essere le mie scelte professionali della prossima stagione.

(Franco Vittadini)