Agguato nella notte a Mondragone, in provincia di Caserta, dove Ferdinando Longobardi, giovane 29enne già noto alle forze dell’ordine, è stato ucciso a colpi di pistola. La vittima era da poco uscita dal carcere dopo avervi trascorso 12 anni. Secondo quanto rivela Il Messaggero, che riferisce la notizia, gli inquirenti non escludono che il 29enne ucciso sia da considerarsi vicino al cartello criminale dei Pagliuca. Anche per questo le indagini stanno cercando di fare chiarezza ai fine di capire se il delitto sia avvenuto per il controllo dello spaccio di droga nella zona, dopo che il clan, a causa dei numerosi arresti e pentimenti, si è indebolito sempre di più. Oggi, sono in tanti a voler assumere il controllo della vendita di stupefacenti nella zona e tra questi potrebbe esserci stato anche Longobardi, da pochi mesi scarcerato e parente di un soggetto che dopo essere stato coinvolto da una operazione di polizia contro il clan La Torre era finito in carcere. Sull’agguato sta indagando la Dda di Napoli e a tal fine i carabinieri di Mondragone hanno già raccolto tutte le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona del delitto nella speranza di poter raccogliere elementi utili a togliere ogni dubbio.



AGGUATO MONDRAGONE: SCARCERATO E SUBITO UCCISO

Con il passare delle ore, però, sono emersi maggiori dettagli rispetto all’agguato a Mondragone nel quale ha perso la vita un 29enne, scarcerato solo lo scorso dicembre. Ferdinando Longobardi sarebbe stato raggiunto da due colpi di pistola al petto ed all’addome, rivelatisi fatali. Se, come riferisce IlMeridianoNews, in un primo momento si pensava che il delitto avvenuto nella notte rientrasse in un regolamento di conti da gruppi malavitosi denominati “cani sciolti” e che si contendono le piazze di spaccio della droga a Mondragone, ora potrebbe esserci un altro movente dietro al delitto. Stando a quanto riferito da media locali, pare che il giovane sia stato ucciso per motivazioni del tutto differenti e che avrebbero a che fare con la vita privata dello stesso. Il sospetto è che l’agguato sia stato realizzato dall’ex compagno dell’attuale fidanzata del 29enne. Longobardi proprio nel giorno in cui è stato ucciso aveva avuto un colloquio di lavoro presso un ristorante del posto. Da poco stava frequentando una ragazza che qualche mese fa aveva lasciato un uomo noto a Mondragone. Non è ancora chiaro se il sospettato sia già stato fermato dai militari.

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