Monica Bellucci non ha parlato solo del suo nuovo compagno Nicolas Lefebvre ma anche del suo ex marito Vincent Cassel. Specifica a 7: “Io gelosa di Tina? È normale che abbia un’altra storia, ci siamo divorziati nel 2013. Tra noi però è rimasto grande affetto“. I due si sposarono il 3 agosto del 1999 a Montecarlo. Dalla loro storia d’amore sono nate le due figlie: Deva e Leonie. La separazione è stata annunciata tramite Ansa dall’ufficio stampa dell’attrice. Dopo quattordici anni di matrimonio la separazione di Monica e Vincent era sulla bocca di tutto. Anche se si parlò di separazione di comune accordo, ma in realtà pare che fosse stata proprio lei a lasciare l’uomo. Una storia d’amore che ha fatto parlare davvero moltissimo i rotocalchi di gossip anche per la caratura e la bellezza dei due protagonisti. oggi c’è Nicolas Lefebvre vicino all’attrice, ma sarà impossibile dimenticare il suo primo grande amore. (agg. di Matteo Fantozzi)
“NICOLAS NON È UN RAGAZZO”
Tra le protagoniste di Les plus belles années d’une vie, film di Claude Lelouch presentato al Festival di Cannes 2019, Monica Bellucci si è raccontata ai microfoni di Sette. L’attrice italiana recentemente ha reso pubblica la relazione con Nicolas Lefebvre, più giovane di lei ma non è un ragazzo: «Nicolas non è un ragazzo! Ha 37 anni e una figlia di 10. È un artista. Scultore. Assembla le cose fino a creare qualcosa che non c’era». L’artista di Città di Castello ha poi parlato dell’ex marito Vincent Cassel, con il quale «è rimasto un grande affetto», affermando sul tradimento: «Sono donna, tendo ad essere fedele». Poi una battuta sulla carriera e sui miti: «È vero non sapevo recitare, ma ho guardato Magnani, Loren, Lisi, Vitti… e ho imparato».
MONICA BELLUCCI TRA LAVORO E VITA PRIVATA
Monica Bellucci poi parla del suo primo ricordo: «La mano di mia madre sulla fronte. Anch’io, quando le mie figlie Deva e Léonie erano bambine, prima di dormire mettevo loro la mano sulla fronte. Un gesto di raccoglimento, di protezione. Un modo per calmare i momenti agitati. E il suo primo ricordo pubblico? Lo choc del bambino nel pozzo. Alfredo a Vermicino. Quel piccolo corpo solo nel buio, al freddo, il contorsionista che scende sino a toccarlo ma non riesce a portarlo su… fu l’incubo della mia adolescenza». Una battuta sulla figlia 14enne Deva Cassel, immortalata su un set fotografico a Ravello. «Le è venuto naturale, spontaneo. La genetica… E’ identica a me? Ma no, ha lo stesso taglio degli occhi del padre, un po’ a mandorla…». Poi su Léonie: «Anche lei è un misto. Più mediterranea. Ha nove anni, il suo talento è scrivere: ha composto le prime canzoni. Le piace la regia. Deva e Léonie sono le mie braccia. Le mie ali».