Potrebbe riaprirsi la posizione di Monica Busetto, l’ex operatrice sanitaria condannata a 25 anni di carcere per l’omicidio di Lida Taffi Pamio avvenuto a Mestre nel 2012 e per il quale fu condannata anche un’altra donna, Susanna Milly Lazzarini. Quest’ultima avrebbe confessato il delitto, la coimputata invece si sarebbe da sempre professata innocente.
I suoi avvocati, riporta Il Corriere del Veneto, avrebbero ricevuto una lettera anonima contenente informazioni così precise, poi riscontrate atti alla mano, da non poter essere opera di un mitomane. Elementi che porterebbero a demolire la “prova regina” che pesò come un macigno nel processo a carico Monica – il Dna della vittima su una collanina rinvenuta a casa sua – in quanto potenziale frutto di contaminazione in sede di analisi dei reperti.
Monica Busetto innocente? Spunta una lettera anonima sull’omicidio di Lida Taffi Pamio
La missiva anonima recapitata alla difesa di Monica Busetto sarebbe stata confezionata al pc e presenterebbe elementi “forti” a discarico della donna condannata insieme a Susanna Lazzarini per l’omicidio della dirimpettaia 87enne Lida Taffi Pamio, assassinata a Mestre il 20 dicembre 2012. L’autore, riporta Il Corriere, sembrerebbe essere un serio conoscitore delle indagini e avrebbe riferito di sapere “la verità su quella catenina” che incastrò Busetto.
Il reperto, secondo quanto si apprende, potrebbe essere stato “contaminato”, senza dolo, per una scorretta gestione della catena di custodia e potrebbe essere stato “inquinato” con del Dna proveniente da altri reperti. Questa, in sintesi, la linea che pare filtrare dalla novità potenzialmente utile a riaprire il caso. “Chiediamo a questa persona di farsi viva, garantendole l’anonimato, per dirci qualcosa di più di quello che sa, per spiegare meglio quello che afferma“, hanno precisato gli avvocati difensori Stefano Busetto e Alessandro Doglioni.
L’omicidio di Lida Taffi Pamio e le condanne di Monica Busetto e Susanna Lazzarini
Lida Taffi Pamio fu uccisa nel suo appartamento di viale Vespucci e Monica Busetto fu arrestata nel 2014. Come ricostruisce Il Gazzettino, la donna fu poi condannata in primo grado a 24 anni di carcere ma nel 2016, a quattro anni dal delitto, l’arresto di Susanna “Milly” Lazzarini per l’omicidio di un’altra anziana, Francesca Vianello, rimise tutto in discussione con la sua confessione sull’uccisione di Lida Taffi Pamio.
Nei primi tre dei cinque interrogatori a cui sarebbe stata sottoposta, Lazzarini non avrebbe mai menzionato Monica salvo poi tirarla in ballo nelle sue ultime due versioni. L’ex operatrice sanitaria, dopo essere stata scarcerata, in appello fu condannata all’ergastolo e la pena venne ridotta a 25 anni in Cassazione. Da sempre si dice estranea all’omicidio della sua vicina di casa.