Tra i volti del film Tuttapposto, in uscita nelle prossime settimane, Monica Guerritore ha da poco presentato il suo ultimo libro: parliamo di “Quel che so di lei”, la storia del primo femminicidio finito sui giornali. La vittima è Giulia Trigona, uccisa nel 1911 dal suo amante – un tenente – in un albergo vicino alla Stazione termini con 27 coltellate tanto da spiccarle la testa dal collo. Una storia terribile, della quale l’attrice ha parlato in una lunga intervista al Corriere della Sera: «Giulia Trigona è una donna sposata madre di due figlie, è una donna già grande che all’improvviso si ritrova travolta da una passione che in qualche modo riempie un momento di grandissima depressione. La sua caduta nelle mani dell’uomo che poi diventerà il suo assassino nasce da una profondissima delusione: il tradimento del marito, il terremoto di Messina… Questo crea in lei evidentemente, dal processo e dalle deposizione che abbiamo, un vuoto incredibile che ha bisogno di riempire con una nuova passione».
MONICA GUERRITORE E IL PRIMO FEMMINICIDIO FINITO SUI GIORNALI
Monica Guerritore ha spiegato ai microfoni del Corriere della Sera che il personaggio di Giulia Trigona «mi aveva subito molto colpito, soprattutto l’avvertimento che le fa l’avvocato la mattina: le disse di non andare all’appuntamento perché l’uomo era pericoloso e avrebbe potuto farle del male. Lei rispose che non avrebbe potuto farle del male perché l’ha amata. Questo è quello che mi ha spinto a cercare di raccontare la sua storia». Un delitto che sconvolse l’opinione pubblica ed il primo di cui sia stato celebrato un processo seguito dalle testate nazionali. Intervistata da Pangea, la Guerritore ha aggiunto: «Giulia Trigona incontra il suo amante, il suo futuro assassino, la notte prima del terribile terremoto di Messina del 28 dicembre 1908. Immediatamente feci una associazione tra Earthquake e Heart-quake, il terremoto della terra e quello del cuore. Quella corsa verso l’annientamento che dura fino al fatidico 2 marzo 1911 mi sembrò emblematica, il simbolo di un certo mondo femminile che precipita verso un amore ‘straordinario’, o per meglio dire ‘mostruoso».