Monica Guerritore, attrice di teatro e non soltanto, si racconta a “Tango”, partendo dalla sua infanzia: “I miei ricordi non sono davvero mai a fuoco. Ad esempio ricordo che a cinque anni ho sognato che il pianeta si divideva in due e io andavo da una parte e mia mamma dall’altra. Adesso che mia figlia ha una bambina di cinque anni, mi sono ricordata di quel sogno. Poi ricordo la grande solitudine a casa. Mia mamma non mi ha mai dato la sensazione del peso di avere due figli. Lei era una donna sola, una grande donna”.



La svolta, per Monica Guerritore, arrivò col il collegio: “Quando in prima media ero un po’ ribelle mi ha mandato subito in collegio, e non credo che sia stata una cosa facile per mia mama. Il collegio è stata la mia salvezza, io penso che senza controllo, a Roma, da sola, sarebbe potuto essere pericoloso. Ma mi ha anche dato la capacità di sopportare la solitudine, le malattie… E conoscere tante persone in tutto il mondo. Conoscevo ragazze di tutti i Paesi del mondo: c’era ancora la Persia, avevo compagne persiane”.



Monica Guerritore: “Così è arrivato il primo provino”

Monica Guerritore, ospite di “Tango”, racconta ancora: “Dopo il collegio, quando io sono dovuta andare da sola a Milano a lavorare, io ero già preparata”. Il primo provino, per la Guerritore, arrivò per caso: “Avevo accompagnato una mia amica e avevo una valigia perché dovevo andare a sciare. Dal buio della platea, mi chiesero cosa avevo preparato. Io risposi ‘niente, ho accompagnato una mia amica, devo andare a sciare’. E loro mi insultarono dicendomi ‘borghese di mer*a’. Dopo quattro giorni sono tornata a Roma e un mio amico mi ha chiamato perché sul Corriere della Sera c’era un articolo con scritto: ‘Strehler non comincia le prove se non trova quella ragazzina che non ha lasciato il nome ma doveva andare a sciare’. Lui è stato tutto per me”.

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