Monica Lewinsky, protagonista, insieme all’ex presidente degli Stati Uniti d’America Bill Clinton, di uno degli scandali sessuali più celebri della Casa Bianca e che per poco non ha condotto alla caduta anticipata dell’ex leader a stelle e strisce, ha sottoscritto un accordo finalizzato alla produzione di una serie tv che ripercorrerà il sexgate che li vide coinvolti. In particolare, sarà rivissuta la relazione sessuale, durata due anni (dal 1995 e il 1997), tra Clinton, all’epoca dei fatti 49 anni, e la stagista Lewinsky, che ne aveva 21.
“Impeachment”, questo il titolo della serie che debutterà il prossimo 7 settembre, svelerà parti di storia ancora non note proponendo voci e prospettive che non sono state finora ascoltate. Come rivela “Rai News”, la 47enne Lewinsky oggi è collaboratrice della rivista “Vanity Fair”, ha fondato la “Alt Ending Productions” e lavorerà con la 20Th Television della Disney alla serie che fa parte di “American Crime Story”, antologia di casi che hanno scosso l’America. Fra i quali, appunto, figura proprio il sexgate tra lei e Bill Clinton.
MONICA LEWINSKY E LA SERIE TV SUL SEXGATE CON BILL CLINTON
Monica Lewinsky e Bill Clinton, durante la loro relazione sessuale, finirono nel bel mezzo di una tempesta politica priva di precedenti, che generò a sua volta un processo di impeachment dal quale soltanto i democratici presenti al Senato riuscirono a trarre in salvo il presidente statunitense. Come rivela “Rai News”, nella serie tv la giovane sarà interpretata dall’attrice e cantante Beanie Feldstein di “Booksmart”, mentre Clive Owen, apparso in “Guida romantica a posti perduti” di Giorgia Farina e “The Informer”, girato da Andrea Di Stefano, sarà Bill Clinton. La presidente di 20th Television, Karey Burke, ha asserito: “Avendo conosciuto Monica per il suo coinvolgimento con la nuova edizione di ‘American Crime Story’, siamo rimasti colpiti dal suo istinto come producer e dal suo desiderio di portare storie inedite e provocatorie sullo schermo”. Peraltro, l’ex stagista della White House sta lavorando anche a un documentario per Hbo Max intitolato “15 minutes of shame”, focalizzato sull’epidemia di vergogna nella società di oggi.