Umberto Tozzi e l’amore per la moglie Monica Michielotto
Monica Michielotto è la moglie di Umberto Tozzi. Un grande amore che la coppia ha celebrato nuovamente in occasione dell’anniversario di matrimonio rinnovando le promesse dinanzi ai loro figli e nipoti. Il cantautore di “Ti amo” e “Gloria” ha sposato per ben 4 volte la sua dolce metà: l’ultima in senso temporale è stata in municipio, in chiesa, a Mauritius, a Montecarlo. Il primo incontro risale al 1986: Umberto resta folgorato da Monica. Nasce un grandissimo amore che i due hanno celebrato con quattro matrimoni. “Se n’è aggiunta una quarta, a Montecarlo, dove abbiamo sempre vissuto coi nostri due figli. E vorrei risposarla una quinta volta, ma per convincerla devo trovare una location che la possa stimolare” – ha detto il cantautore dalle pagine del Corriere della sera.
In realtà all’inizio Monica Michielotto non era molto interessata a lui. Proprio la moglie di Tozzi ha raccontato: “io ci ho messo un po’, inizialmente non volevo saperne poi mi sono perdutamente innamorata di lui”. Monica non è solo la moglie di Umberto Tozzi, ma anche la sua musa visto che per lei ha scrittoo alcune delle canzoni più belle e romantiche della sua carriera tra cui “E ti voglio”.
Umberto Tozzi: “mia moglie Monica Michielotto è stata fondamentale”
Un grande amore quello che lega Umberto Tozzi alla moglie Monica Michielotto. “In salute e malattia” – recitano le classiche promesse d’amore che hanno assunto un valore importante per la coppia. Monica, infatti, è stata presente sempre nella vita del marito Umberto Tozzi anche quando si è ammalato di cancro. “Mia moglie è stata fondamentale” ha detto proprio la voce di “Glori” raccontando la sua battaglia contro il tumore.
“Queste cose ti cambiano la vita. La tua e di chi ti sta accanto” – ha detto il cantautore in un’intervista rilasciata al “Corriere della sera” – “mi sentivo perso, avevo paura di non poter mai più salire sul palco. Mia moglie Monica è stata fondamentale, non mi sono mai arreso. Prima e dopo l’intervento, durante le terapie, che non sono una passeggiata. Finché non accade a te il cancro sembra un problema lontano. Poi nella testa si resetta tutto, i valori, le priorità, le cose che contano. E anche quando guarisci, il trauma ti resta dentro”.