Monica Setta dopo il felice ritorno in Rai – da settembre su Rai 1 tutti i giorni con uno spazio dedicato all’economia in coda ad Unomattina, oltre alla conduzione con Tiberio Timkperi di Unomattina in famiglia ogni sabato e domenica – si riconferma protagonista non solo del “piccolo schermo” ma anche come attenta osservatrice della politica nostrana e dei suoi intrinsechi rapporti con l’economia dello Stato. In una intervista odierna a Libero Quotidiano, la conduttrice introduce quello che sarà da settembre il senso della sua fascia quotidiana dedicata ai temi economici sulla Rete ammiraglia, scommessa tanto rischiosa quanto affascinante: «sarà uno spazio quotidiano dedicato alla microeconomia. Daremo consigli su risparmio, riciclo e consumi proseguendo nel solco di Tuttochiaro» l’esperimento felicemente riuscito di Monica Marangoni. Donatella Aragozzini a quel punto chiede alla Setta un accenno alla situazione attuale in Italia e la voce “fuori dal coro” si alza anche qui: «l’occupazione è attualmente ai massimi storici, dal 1977 la percentuale degli occupati non aveva mai raggiunto il livello record del 59,2%, con il tasso di disoccupazione al 9,7% in ulteriore calo dello 0,1% a giugno 2018». Non solo, per Monica Setta fattori positivi ulteriori al netto della crisi di Governo sono lo spread basso, la Tav finalmente sbloccata e un processo di riforme iniziato «ma occorre rilanciare gli investimenti pubblici attraverso una politica industriale più coraggiosa, a sostegno del tessuto connettivo del sistema economico italiano».
MONICA SETTA “ANDIAMO SUBITO ALLE ELEZIONI!”
Per la Setta la vera partita si gioca ora sulla Finanziaria che inevitabilmente la crisi di Governo ha reso ancora più complicata: «questa è la crisi più pazza del mondo» avanza subito la conduttrice di Unomattina in Famiglia, «nonostante non si sa bene come andrà a finire, ogni volta che si parla di elezioni Piazza Affari vola. È la prova che i mercati sono intelligenti». Eh sì, la Setta non si nasconde e piuttosto che un “accordo di palazzo” preferisce nettamente il ricorso alle urne come propone in blocco praticamente tutto il centrodestra: «i mercati capiscono che l’unica cosa che farebbe bene è il ricorso al voto, perché c’è una finanziaria importante da fare e tanti altri impegni importanti nel 2020» sottolinea ancora la giornalista convinta che per l’economia la vera mossa da fare sarebbero le elezioni. Bocciato dunque il Governo Pd-M5s con la trattativa che in queste ore entra nel vivo: «i mercati amano la chiarezza politica che viene solo dal voto popolare, un governo che è invece frutto di un accordo specialmente con parti distoniche tra di loro come in questo caso (con Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, ndr) può crollare ad ogni minima cosa». Quanto le viene chiesto in conclusione se ad oggi l’Unione Europea andrebbe riformata in merito al rapporto con l’economia reale del nostro Paese, Monica Setta chiarisce sempre a Libero «non ho mai messo in discussione l’euro né credo che ai sovranisti sia venuto in mente di procedere verso un’Italexit. Ma il rapporto con l’Europa deve essere di dialogo, non di mera esecuzione di diktat che arrivano dai poteri forti della finanza».