Nella nuova puntata di Oggi è un altro giorno su Rai1 viene ricordato Pino Settanni, celebre fotografo che ha lavorato anche con Guttuso. In studio a parlare di lui c’è anche la moglie Monique Gregory che, a Serena Bortone, racconta com’è nato il loro amore.
“Di lui non mi colpì niente, era un mio vicino di casa. – esordisce schietta la donna, che spiega come le cose sono poi cambiate – Iniziò a farmi una corte però inutile perché sì, era un bel ragazzo, ma non mi interessava. Finché un giorno sono andata a vedere a casa sua le foto e ho visto che aveva delle grandissime qualità artistiche. Non mi sono innamorata, dopo sei mesi ho accettato di andare a cena con lui e lì è partito tutto.” (Aggiornamento di Anna Montesano)
Monique Gregory, chi è la moglie di Pino Settanni
Monique Gregory sarà ospite dei Serena Bortone nella puntata di oggi, mercoledì 25 gennaio, di Oggi è un altro giorno per ricordare il marito Pino Settanni, il grande fotografo che tutti conoscono per i celebri ritratti e gli straordinari servizi realizzati dai Balcani a Kabul, scomparso nel 2010. Pino Settanni e Monique Gregory si sono incontrati nel 1975 a Roma, dove Monique aveva una galleria d’arte in via del Babbuino. È stata lei a introdurlo nel mondo dell’arte.
“Era un uomo molto gentile, lo pensavano tutti, ma era anche molto fermo e determinato, duro a tratti, si potrebbe dire. Non è mai esistito nulla che amasse più del suo lavoro”, ha detto Monique Gregory, descrivendo il marito in una lunga intervista su New Lab Photo. E ha aggiunto: “Pino era un artista poliedrico, un pittore, un disegnatore con i colori del mediterraneo negli occhi, in fondo era Pugliese”.
Monique Gregory: le celebri foto del marito
Monique Gregory è stata la fianco del marito Pino Settanni fino alla fine: “Aveva deciso di tornare in Afghanistan era tutto pronto. Negli ultimi momenti mi ha detto: Sto morendo, ma sono pieno di idee”, ha raccontato la gallerista a Il Messaggero, dopo la morte del fotografo avvenuta nel 2010. Pino Settanni è diventato celebre per i suoi ritratti ai grandi personaggi del cinema: “A Pino interessava l’anima di una persona. Ogni suo ritratto era frutto di lunghe sedute conoscitive, voleva instaurare un rapporto vero e sincero con le persone per aspettare La Fotografia, la giusta espressione, il momento rivelatore e scattava solo allora. Ricordo che per il ritratto a Federico Fellini si creò una situazione quasi surreale: Pino era dietro la macchina fotografica in attesa di scattare e Fellini, intanto, stava disegnando Pino con delle matite colorate. Si stavano ritraendo a vicenda”, ha raccontato Monique Gregory a New Lab Photo.