La pandemia non è finita, questo è il messaggio di Silvio Brusaferro nel commentare il monitoraggio Iss-Ministero della Salute. Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità ha sottolineato che siamo entrati in una fase nuova, ma è vietato abbassare la guardia: “La curva si è appiattita, l’incidenza è in calo”. In ribasso i casi tra i più giovani, mentre sale la percentuale tra gli anziani. Entrando nel dettaglio, in alcuni casi le curve hanno annotato una decrescita, ma questo è un dato che deve essere stabilizzato.
Dopo Silvio Brusaferro, anche il direttore Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza ha commentato i dati del monitoraggio Iss: “Naturalmente con la fine dello stato di emergenza cambia la gestione dell’epidemia ma il virus c’è sempre e quindi continua il lavoro del ministero della Salute. Vaccini, uso di mascherine, distanziamento e lavaggio delle mani sono degli strumenti estremamente utili che ormai siamo abituati a utilizzare ed è quindi importante mantenerli”. (Aggiornamento di MB)
STOP CURVA COVID MA CRESCONO I RICOVERI: IL NUOVO MONITORAGGIO ISS
Rispetto alle ultime settimane, la curva del Covid-19 sembra nuovamente fermarsi in Italia limitando la crescita dei contagi: la bozza del nuovo monitoraggio Iss-Ministero della Salute, il primo senza più lo stato d’emergenza vigente, non produrrà alcuna ordinanza del Ministro Speranza in quanto il sistema dei colori delle Regioni è ufficialmente abolito assieme al Comitato Tecnico Scientifico.
Viene comunque valutata dagli esperti scienziati che collaborano con il Governo Draghi nella Cabina di regia anti-Covid, ovvero i Presidenti di Iss e Css – rispettivamente Silvio Brusaferro e Franco Locatelli – e il direttore generale del Ministero, ovvero Gianni Rezza. Nella bozza emersa questa mattina (si continuerà ad avere ogni venerdì il monitoraggio epidemiologico settimanale) si vede la frenata dell’incidenza dei casi su 100mila abitanti, da 848 della scorsa settimana agli attuali 836 casi. Continua invece la salita dell’indice di contagio Rt, da 1.12 a 1.24: in merito all’occupazione dei reparti d’ospedale, sono dati in rialzo tanto le terapie intensive quanto i normali posti in area medica. Le rianimazioni Covid passano al 4,7% (erano al 4,5% una settimana fa) mentre il tasso di occupazione dei pazienti Covid in area non critica sale dal 13,9% al 15,2% attuale.
PRIMO MONITORAGGIO ISS FUORI DA STATO D’EMERGENZA COVID
Sempre secondo i dati del monitoraggio Iss, ad oggi sono solo 4 le Regioni classificate a rischio alto: 12 sono a rischio moderato, le restanti a rischio basso. La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti, riporta sempre la bozza dell’Istituto Superiore di Sanità, è in lieve diminuzione (14% vs 15% la scorsa settimana); «è stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37% vs 37%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (49% vs 49%)», riporta il Quotidiano Sanità anticipando la bozza di monitoraggio.
Da oggi 1 aprile 2022 come noto l’analisi epidemiologia Covid in Italia avviene per la prima volta fuori dal regime di emergenza nazionale: in vista dell’abolizione tout court di Green Pass e obbligo mascherine, per tutto il mese di aprile si assisterà al primo allentamento delle regole e restrizioni anti-Covid. Tra le nuove regole, si segnala l’abolizione del Super Green Pass obbligatorio per i lavoratori over-50 ma anche la non obbligatorietà di Green pass per accedere a banche, poste, uffici pubblici, negozi e centri commerciali. Nei locali non servirà più il Super Green Pass ma solo quello base (fino al 30 aprile), mentre cambiano i termini e vengono semplificati per le quarantene Covid: da oggi rimarrà in isolamento domiciliare solo coloro positivi al tampone Covid, non vi saranno più “contatti stretti” o “quarantene preventive”.