Scende a quota 0,82 l’indice Rt in Italia secondo gli ultimi dati Iss relativi al periodo 18 novembre-1 dicembre. L’ultimo monitoraggio aveva segnato un Rt nazionale pari a 0,91. Nel documento redatto dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con il ministero della Salute, come riferisce Quotidiano.net, si legge: “Si riscontrano valori di Rt puntuale inferiore a 1 in 20 Regioni e province autonome”. Di queste, si legge ancora nel report, “19 hanno un Rt puntuale inferiore a uno anche nel suo intervallo di credibilità maggiore, indicando una diminuzione significativa nella trasmissibilità”. Il Molise resta la sola Regione sopra l’1 (Rt a 1,45) ma tuttavia non si va verso un cambio di colore in quanto il rischio di trasmissione viene definito “basso”. Il report riferisce ancora che si osserva “una riduzione generale del rischio, con la maggior parte delle Regioni a rischio Moderato e due a rischio Basso”. Rientrano nella categoria di rischio moderato 14 Regioni ma nessuna comporta il rischio di diventare a rischio alto nel prossimo mese. Basilicata e Molise sono classificate a rischio basso mentre ad alto rischio rientrano Emilia Romagna, Trento, Puglia, Sardegna e Veneto. In particolare Puglia e Sardegna sono classificate a rischio Alto e/o equiparate a rischio alto per 3 o più settimane consecutive con la previsione di “specifiche misure da adottare”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

ATTESA PER NUOVO MONITORAGGIO ISS DI OGGI

L’appuntamento ormai cadenzato di questa “seconda ondata” di contagi Covid-19 vede nel venerdì il giorno cardine: prima il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità fornisce i dati, poi la rielaborazione della cabina di regia Cts-Ministero della Salute fornisce i contenuti, infine la nuova ordinanza di Roberto Speranza porterà da domenica nuovi cambi di “colore” delle Regioni italiane. A differenza della scorsa settimana però, dove l’Rt Italia era stato anticipato da Conte e Speranza “in pompa magna” (sotto quota 1 a 0,91), al momento per oggi non si hanno “anticipazioni” sulle novità in arrivo del monitoraggio Iss ma resta la conferma di dati settimanali tutto sommato “positivi” per un raffreddamento continuo della curva di contagio. Come spiegato ieri dal Commissario all’emergenza Domenico Arcuri, rispetto alla scorsa settimana si contano il 26% di nuovi casi in meno, una curva in “discesa” per la quarta settimana consecutiva: l’emergenza non è ancora finita, con il Veneto e la Puglia che preoccupano ancora per numeri sui contagi “alti” al netto della discesa lenta ma costante dell’Rt regionale.

INDICE RT E NUMERI COVID: DA DOMENICA NUOVI CAMBI COLORE REGIONI

In attesa di possibili novità sul fronte politico con il probabile intervento del Governo per allentare qualche misura nel Dpcm Natale (spostamenti tra Comuni e Regioni il giorno di Natale tra i dati più in discussione al momento), ecco cosa potrebbe accadere nella prossima settimana dopo il monitoraggio Iss dell’11 dicembre. Da domenica, Lombardia con Piemonte e forse Toscana dovrebbero tornare in zona gialla visti i miglioramenti costanti delle ultime 2 settimane: in più resta il caso Abruzzo, con lo scontro tra Regione e Governo che non dovrebbe impedire la conferma del Ministero della Salute sul ritorno in zona arancione del territorio amministrato da Marco Marsilio. Al netto delle richieste di Campania e Calabria, le due Regioni dovrebbero rimanere “arancioni” anche per la prossima settimana: l’obiettivo resta quello di far tornare tutto il Paese in zona gialla dal 21 dicembre in poi, giorno in cui per effetto del Decreto Natale verranno comunque estese le restrizioni su spostamenti tra Regioni e viaggi all’estero per evitare “assembramenti” e “rischi di contagio” nei giorni delle feste.