IL NUOVO MONITORAGGIO ISS DEL 15 APRILE: CALO CONTAGI, LIEVE RISALITA RICOVERI

Cala ancora la curva del Covid-19 in Italia, con lieve risalita dei ricoveri ma senza produrre ancora alcun allarme significativo: il nuovo monitoraggio Iss-Ministero della Salute, pubblicato con bozza come ogni venerdì, mostra la fotografia attuale della pandemia nel nostro Paese con nuova discesa – anche se lenta – della curva di contagio.



L’incidenza settimanale dei casi su 100mila abitanti scende ancora dai 776 della scorsa settimana all’attuale dato di 717 casi: pure l’indice di contagio Rt passa da 1.15 a 1 nel nuovo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità; l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero diminuisce ancora leggermente e si colloca al di sotto della soglia epidemica, ovvero Rt 0,92 (0,9-0,94) al 05/04/2022 contro l’1,03 (1,00-1,05) al 29/03/2022. Torna invece lievemente a salire il tasso di occupazione dei ricoveri, tanto nei reparti quanto in rianimazione: i ricoveri in area medica passano da 15.5% a 15.6%, mentre il tasso di occupazione delle terapie intensive cresce dal 4,2% al 4,7% dei posti disponibili in tutto il Paese.



MONITORAGGIO COVID: DA ISS A FIASO, LA CURVA DEL COVID IN DISCESA

Sempre secondo la bozza del monitoraggio Iss anticipata dal “Quotidiano Sanità”, nell’ultimo report solo una Regione è classificata a rischio alto, 8 sono a rischio moderato, le restanti a rischio basso: negli ultimi 7 giorni, la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (12% vs 13% la scorsa settimana); di contro, è invece in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (41% vs 38%), mentre diminuisce la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (47% vs 48%).



Guardando in realtà la fotografia delle ultime settimane, l’ultimo report della Fiaso – Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere – fa ben capire che anche a livello di ricoveri la situazione è molto meno allarmante di qualche mese fa: nella settimana 5-12 aprile i ricoveri sono scesi dell’1%. «Si tratta della prima inversione di tendenza dopo tre settimane consecutive in cui le ospedalizzazioni erano cresciute di pari passo con la risalita dei contagi», riporta la Fiaso in merito ai posti in area medica, mentre restano stabili le rianimazioni. La quota di pazienti ricoverati con Covid senza sintomi respiratori e polmonari, e dunque in ospedale per la cura di altre patologie ma trovati positivi al tampone prericovero, rappresenta ormai da mesi «la maggioranza nei reparti ordinari: sono il 55% del totale. In terapia intensiva quasi tutti i pazienti presentano comorbidità». Secondo il presidente Fiaso, Giovanni Migliore, «Assistiamo a una inversione della curva dei ricoveri con una, sia pur lieve, diminuzione dei casi totali ed è certamente un buon segnale che preannuncia una più significativa discesa nei prossimi giorni». Non solo, i dati delle terapie intensive – conclude il professore – «evidenziano come a pagare le conseguenze più gravi della malattia da Covid-19 siano i soggetti estremamente vulnerabili e con un’età avanzata che nei mesi è ulteriormente cresciuta: sono dunque i fragili e gli anziani i più a rischio». Da qui la scelta della quarta dose per queste categorie viene sposata in pieno dalla Fiaso: «occorre spingere sul secondo booster e ribadirne l’importanza nel garantire una completa copertura immunologica».