Gianni Rezza nella conferenza stampa sul monitoraggio Iss con i dati anche sull’indice Rt ha parlato delle differenti strategie adottate finora. «La strategia delle infezioni zero l’ha adottata forse la Cina con misure durissime in un momento in cui l’epidemia era in una fase iniziale, quindi era ancora possibile contenere la circolazione virale. Per noi si deve parlare di mitigazione, che può essere più o meno spinta. Quel che è importante è intervenire in maniera tempestiva». Invece Silvio Brusaferro ha confermato che è ancora in corso «il tavolo tecnico promosso dal Ministero della Salute, Iss e Regioni» per nuovi indicatori. In merito invece al ‘green pass’, ha precisato che non si tratta di «una patente di libertà, ma è una certificazione di una condizione di ridotto rischio di trasmissione». Non poteva mancare un riferimento al nuovo parere dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) su AstraZeneca. «In Inghilterra c’è un ragionamento per il quale visto che al di sotto dei 30 anni di età il rischio di avere una forma grave di Covid è bassissimo, allora non si ritiene di vaccinare questa fascia con un vaccino che ha anche un tasso minimo di rischio. Ci sono Paesi dove si sta ipotizzando di somministrarlo comunque a chi ne fa richiesta».
A tal proposito, Rezza ha lodato la strategia britannica: «La strategia vaccinale che è stata criticata ha ammazzato la mortalità da Covid. È stata una sfida la loro, ma per ora sembrano averla vinta. Invece nell’Europa continentale siamo sempre molto cauti». Infine, sul cambio di strategia di Reithera: «Le conoscenze cambiano di giorno in giorno». (agg. di Silvana Palazzo)
“NON POSSIAMO ESCLUDERE AUMENTO INCIDENZA MA…”
«La curva sta decrescendo lentamente, ma in maniera progressiva. Il numero dei nuovi casi sta calando». Questa la prima analisi di Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), durante la conferenza stampa dal Ministero della Salute. La situazione dal punto di vista epidemiologico migliora, ma avverte: «Le terapie intensive sono ancora in sovraccarico, questo vuol dire che altre offerte di assistenza devono essere dilazionate». Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, ha riconosciuto invece un’accelerazione nella campagna vaccinale, che può procedere ancor più rapidamente con l’arrivo di sempre più dosi. Sollecitato sulle riaperture, Brusaferro ha invitato alla massima attenzione: «Abbiamo un tesoretto da gestire, questo vuol dire che dobbiamo continuare a rispettare le regole, questo è un fattore decisivo. Far crescere il numero di vaccinati, partendo dalle classi più fragili, è importante anche per la sostenibilità di ulteriori aperture. Comunque ci sono strumenti di monitoraggio per intervenire in maniera tempestiva». Nel merito si è espresso anche Gianni Rezza: «Nessuno può escludere un aumento dell’incidenza, ma bisogna pure responsabilizzare gli individui». Inoltre, ha osservato che nel breve termine non avremo un impatto della campagna vaccinale sulla trasmissione, perché si è data priorità alle categorie fragili. «Finora si è vaccinato per proteggere e continueremo a farlo finché non esauriremo la fascia fino ai 60 anni». (agg. di Silvana Palazzo)
MONITORAGGIO ISS 23 APRILE, INDICE RT E INCIDENZA
Continua a calare l’Indice Rt nazionale, oggi allo 0.81 (minimo 0.77, massimo 0.89). Questo quanto si emerge dal consueto monitoraggio di questo venerdì 23 aprile, circa l’andamento della pandemia di covid in Italia relativamente al periodo 12-18 aprile. La scorsa settimana era dello 0.85 il che significa che il dato è diminuito di 0.04 punti per la terza settimana consecutiva. Stando a quanto si legge sul report, pubblicato da quotidianosanità.it: “Si conferma la lenta discesa dei nuovi casi e del numero di pazienti ricoverati, ma il quadro complessivo resta ancora ad un livello critico”. Inoltre, “Si osserva un lieve miglioramento generale del rischio, con due Regioni (Calabria e Sardegna) che hanno un livello di rischio alto secondo il DM del 30 Aprile 2020”.
E ancora: “Quattordici Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato (di cui due ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e cinque Regioni che hanno una classificazione di rischio basso. Quattro Regioni (vs cinque la settimana precedente) hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, due Regioni (Basilicata e Sicilia) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno”. Purtroppo resta ancora alto il numero di regioni dove gli ospedali hanno un tasso di occupazione elevato, precisamente 12 contro le 14 di settimana scorsa, e il tasso in terapia intensiva è ancora sopra la soglia critica nazionale del 35%, anche se i pazienti risultano essere in diminuzione di circa 400 in sette giorni. Per la prima volta dopo settimane, invece, il tasso di occupazione nei reparti ordinari cala sotto la soglia critica. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MONITORAGGIO ISS 23 APRILE, INDICE RT 0.81 IN CALO: COLORI REGIONI, 16 IN GIALLO
Nel nuovo monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità l’indice Rt in Italia subisce un ulteriore calo, come da un mese a questa parte, confermando il lieve ma costante miglioramento della situazione epidemiologica in tutto il Paese: da 0.85 della scorsa settimana, allo 0.81 di questo monitoraggio Iss del 23 aprile 2021. L’anticipazione emerge dalla cabina di regia anti-Covid riunita a Palazzo Chigi che, come ogni settimana, valuta i dati epidemiologici per stilare la base scientifica delle ordinanze del Ministro Speranza da firmare entro il weekend.
Da lunedì 26 aprile, oltre a nuovi colori in Italia dovuti alla cabina di regia odierna, entrano in vigore le nuove regole del Decreto Riaperture approvate in Consiglio dei Ministri mercoledì scorso. Torna la zona gialla, riaprono ristoranti a pranzo e cena (ma solo all’aperto), aumentano le presenze degli studenti a scuola e si riaprono i confini regionali (liberi tra zone gialle, con pass verde tra zone di colore diverso). A essere migliorati, oltre all’indice di contagio Rt, sono anche le incidenze dei casi, i ricoveri e le terapie intensive, in costante calo anche negli ultimi 7 giorni.
MONITORAGGIO ISS, DA LUNEDÌ NUOVI COLORI
In attesa del monitoraggio Iss integrale presentato dagli scienziati dell’Istituto, i dati emersi oggi confluiranno nelle ordinanze del Ministro della Salute attese per questa sera, al più tardi domani: il Paese da lunedì si tingerà nuovamente di giallo con 14 Regioni e 2 province autonome in procinto del ritorno ad una situazione pseudo-normale in qualità di regole e spostamenti. A quanto si apprende dalla cabina di regia, le Regioni che diventeranno gialle da lunedì sono Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Marche, Piemonte, Pa Bolzano, Pa Trento, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto: circa 50 milioni di italiani torneranno a poter circolare liberamente all’interno della Regione per andare a trovare amici/parenti in 4 persone massimo e una sola volta al giorno. In zona arancione invece dovrebbero rimanere Basilicata, Calabria, Sicilia e Valle d’Aosta e così anche la Sardegna, con la “sorpresa” per cui non dovrebbero esserci zone rosse per tutta la prossima settimana.