Nella cabina di regia Cts-Ministero della Salute – riunitasi eccezionalmente ieri pomeriggio in anticipo per le prossime feste di Natale – sono stati elaborati gli ultimi dati del monitoraggio Iss consegnando un report tutt’altro che “positivo” dopo diverse settimane di lenta ma costante discesa della curva di contagio. Come illustreranno gli esperti dell’Iss nella conferenza stampa prevista in giornata presso la sede del Ministero della Salute, l’indice Rt torna a crescere in Italia, seppur di poco, mentre il rischio per la diffusione del Covid-19 – dopo un Paese arrivato quasi tutto in zona gialla fino a ieri – è tornato a salire in almeno 5 Regioni: Rt (indice di trasmissibilità del contagio da coronavirus) passa da 0,86 della scorsa settimana allo 0,90 di oggi su base nazionale, avvicinandosi a quella soglia di guardia (l’1) lasciata alle spalle solo 14 giorni fa.



Con l’avvicinarsi delle festività, il Governo Conte-2 ha temuto una ulteriore recrudescenza del virus e per questo motivo ha stretto le maglie ulteriormente: da oggi il Paese è in zona rossa e lo sarà fino al 6 gennaio prossimo, con la sola esclusione dei giorni 28-29-30 dicembre e 4 gennaio che vedranno in tutta Italia regola da “zona arancione”. Mentre dunque gli italiani si apprestano ad un Natale “con l’autocertificazione”, la situazione pandemica mostrata dal monitoraggio Iss è in lieve peggioramento: nel report che si riferisce alla settimana 14-20 dicembre «l’incidenza in Italia rimane ancora molto elevata e l’impatto dell’epidemia è ancora sostenuto nella maggior parte del Paese. Inoltre si continua a osservare nella maggior parte delle regioni/province autonome un rischio Moderato o Alto di una epidemia non controllata e non gestibile».



CABINA DI REGIA CTS-MINISTERO: RISCHIO ALTO IN 5 REGIONI

Sono ben 5 le Regioni individuate dal monitoraggio Iss con “rischio alto” di contagio per i prossimi giorni: ieri la cabina di regia Cts-Ministero della Salute non ha emesso alcuna ordinanza per tali regioni anche perché fino all’Epifania prossima il Decreto Natale impone un lockdown totale su tutto il Paese, ma a rischiare per il post-feste sono in primis Veneto (Rt 1,11), Molise (1.02) che superano la soglia di allarme, mentre altre 5 in tutto ad alto rischio Liguria, Marche, Puglia e Umbria e ovviamente il Veneto. Altre 12 Regioni e province autonome sono classificate a rischio moderato, ma 4 di esse (Emilia-Romagna, Molise, PA Trento e Valle d’Aosta) «hanno una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese». Infine, 4 Regioni sono classificate a rischio basso, tra cui la Lombardia uscita finalmente dalla morsa del Covid-19 tanto della prima quanto della seconda ondata. Il monitoraggio Iss, pubblicato da Sky Tg24 e Adnkronos Salute, vede soprattutto per il Veneto – come ribadito ancora ieri sera dal Premier Conte nell’intervista a Porta a Porta – la più “a rischio” in Italia per il contagio: «la terza settimana consecutiva a rischio alto con una incidenza estremamente elevata […] si esorta ad applicare con urgenza le misure previste per questo livello di rischio».



RT REGIONI: IL QUADRO DELL’ISS

Ecco infine il riassunto completo e dettagliato del “quadro” Iss all’indice Rt di tutte le Regioni d’Italia: Abruzzo 0,70; Basilicata 0,69; Calabria 0,80; Campania 0,65; Emilia Romagna 0,82; Friuli-Venezia Giulia 0,78; Lazio 0,96; Liguria 0,82; Lombardia 0,92; Marche 0,81; Molise 1,02; Provincia autonoma Bolzano 0,71; Piemonte 0,69; Provincia autonoma di Trento 0,68; Puglia 0,88; Sardegna 0,74; Sicilia 0,74; Toscana 0,70; Umbria 0,76; Valle d’Aosta 0,68; Veneto 1,11. Per questi dati e per tali potenziali rischi, l’Iss assieme alla cabina di regia raccomanda per le feste di Natale «la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile».