I DATI DEL MONITORAGGIO ISS: SI CONFERMA LA DISCESA DEL COVID

Il picco del Covid è ormai un lontano ricordo: il monitoraggio settimanale prodotto da Iss e Ministero della Salute registra per la terza settimana consecutiva un calo importante su tutte le voci più importanti per valutare l’andamento della pandemia: contagi, incidenza e ora anche ricoveri, l’ultimo elemento normalmente che si “abbassa” in quanto le tempistiche di uscita da reparti e terapie intensive sono più “rallentate” come giusto che sia. I dati emersi nel monitoraggio Iss di oggi 5 agosto – presentato come sempre in bozza alla Cabina di regia anti-Covid – confermano il trend positivo per l’ondata ormai da considerare in netto calo: l’incidenza settimanale prosegue la discesa e tocca i 533 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 727 del precedente monitoraggio.



Migliora anche l’indice di contagio Rt che torna a scendere sotto quota 1, la cosiddetta “soglia epidemica”: si passa da 1.06 all’attuale dato di 0.90, mentre l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è anch’esso in diminuzione e sotto la soglia epidemica «Rt=0.82 (0,80-0,84) al 26/07/2022 vs Rt=0,95 (0,94-0,97) al 19/07/2022». La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti rimane stabile rispetto alla settimana precedente (12% vs 12%) mentre è ancora in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi. Diminuiscono i casi diagnosticati con attività di screening – 44% questa settimana – mentre in generale, chiosa la bozza dell’Istituto Superiore di Sanità, «l’attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi, come evidenziato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento».



RICOVERI E REGIONI: LA FRENATA NEL MONITORAGGIO ISS-MINISTERO SALUTE

A frenare dicevamo sono anche i ricoveri, una novità rispetto alle precedenti settimane, sintomi che la curva Covid è davvero in fase calante: il monitoraggio presentato alla Cabina di regia Iss-Ministero registra come tasso di occupazione delle terapie intensive in calo al 3,6% mentre una settimana fa era fissato al 4,1%. Situazione simile anche per i ricoveri in area medica: il tasso di occupazione scende al 15,2% contro il 17% del precedente monitoraggio.

Entrando nelle pieghe dei vari territori, ad oggi sono 18 Regioni o Province Autonome ad essere classificate a rischio basso, 2 a rischio moderato e una sola a rischio alto: «otto Regioni riportano almeno una allerta di resilienza. Una Regione riporta molteplici allerte di resilienza», riporta ancora la bozza del monitoraggio Iss. Guardando l’occupazione delle terapie intensive, non vi sono comunque Regioni con occupazione sopra il 10%: Sardegna al 7,4%, Sicilia 5,4%, Calabria 5,8%, Molise al 5,1% sono i territori con le percentuali più alte di occupazione dei ricoveri.