I NUOVI DATI DEL MONITORAGGIO
La curva del Covid-19 non solo scende ma lo fa più rapidamente delle ultime settimane: nella bozza presentata in Cabina di regia Covid stamane, il monitoraggio Iss-Ministero della Salute certifica un drastico calo dell’incidenza di contagio su 100mila abitanti, passante da 962 della scorsa settimana all’attuale cifra di 672.
Bene anche il calo dell’indice di contagio Rt, scende da 0.89 all’attuale 0.77 ma è sopratutto sul fronte ricoveri che si vedono i miglioramenti migliori nell’andamento epidemiologico della settimana che va a concludersi: il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 10,4% contro il 13,4% della settimana precedente, mentre per i ricoveri in area medica l’occupazione scende dal 26,5% all’attuale dato del 22.2%. La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggera diminuzione rileva ancora il monitoraggio Iss, 17% contro il 18% della scorsa settimana; è in diminuzione anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (31% vs 33%), mentre aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (52% vs 48%). 2 sole le Regioni a rischio alto, 5 moderato, 14 a rischio basso: stante questi dati, la prossima settimana si avviano ad abbandonare la zona arancione Abruzzo, Piemonte e Valle d’Aosta. Miglioramento per Campania, Lombardia e Veneto che potrebbero lasciare la zona gialla nei prossimi 14 giorni.
ATTESA PER IL NUOVO MONITORAGGIO COVID DELL’ISS
Come sempre in giornata vera reso noto il monitoraggio settimanale dell’Iss e del Ministero della Salute, in modo da consegnare la bozza del report alla Cabina di regia anti-Covid per la nuova “mappa” dei colori tra le Regioni.
Da tre settimane la curva Covid viene data in costante discesa, dopo il picco raggiunto a metà gennaio: contagi, ricoveri, terapie intensive e ora pure decessi vedono il trend in calo dall’inizio della quarta ondata. Sette giorni fa il monitoraggio Iss registrava un Rt in discesa dello 0.89, un incidenza del contagi su 100mila abitanti finalmente sotto quota 1000 e soprattutto tassi di occupazioni dei reparti ospedalieri in netta de-crescita: in terapia intensiva i posti occupati scendono al 13,4% contro il 14,8% della precedente settimana; per i ricoveri in area medica invece il tasso di occupazione scendeva al 26,5% dal 29,5%. Resta da capire come si è evoluto il contagio da Covid-19 in questa ultima settimana, tenuto conto che nel Governo si fa sempre più forte la convinzione anche nelle aree più “rigoriste” della necessità di un allentamento delle restrizioni visto il conclamato calo della curva epidemiologica.
MONITORAGGIO ISS, DATI GIMBE E NUOVA “MAPPA” COLORI
Il monitoraggio Gimbe che (autonomamente) anticipa di un giorno i dati dell’Iss registrava ieri un’importante flessione della pandemia: «Dal 9 al 15 febbraio i nuovi casi di Covid-19 registrano, per la terza settimana consecutiva, una netta flessione: sono stati circa 440mila, ovvero -32,3% rispetto alla settimana precedente», mentre il calo è finalmente registrato anche sui morti positivi al Covid. 2.172 negli ultimi 7 giorni i decessi – di cui 184 riferiti a periodi precedenti – il -16,2% rispetto alla settimana precedente.
Continua bene anche la decelerazione della presenza di pazienti Covid negli ospedali: calo del 14,9% dei pazienti ricoverati in area medica e un calo del 18,7% dei ricoveri in terapia intensiva. Con la presenza di 5,1 milioni di italiani ancora no vax la richiesta della Fondazione Gimbe tramite la nota del presidente Nino Cartabellotta è quella di rimuovere le attuali restrizioni gradualmente ma di «programmare il piano per l’autunno-inverno in modo da non rimanere impreparati al ritorno del Covid, che ci sarà».
Come noto, con l’ultimo Decreto Covid il Governo ha eliminato ogni restrizione (escluso l’obbligo vaccinale per gli over-50 e il Green Pass) per chi è vaccinato lasciando invece la gradazione dei “colori” con relative regole per i soli non vaccinati: al netto di ciò, con i ricoveri in drastico calo Abruzzo, Piemonte e Valle d’Aosta si avviano al ritorno in zona gialla da lunedì 21 febbraio mentre la Lombardia dovrebbe ritornare in zona bianca visti i dati positivi per la terza settimana consecutiva. Le Regioni, tramite il presidente della Conferenza Massimiliano Fedriga, chiedono al Governo di abolire immediatamente le zone gialle, arancioni e rosse dato che ormai «sono un feticcio visto che i decreti recenti sostanzialmente li superano».