La curva Covid è in calo. Buone notizie questo venerdì dal monitoraggio settimanale dell’Iss con il Ministero della Salute. Come già anticipato, in ribasso sia l’RT che l’indicenza. Soddisfatto Gianni Rezza: “Continua lentamente a diminuire il numero di nuovi casi di Covid-19 nel nostro Paese, con un tasso di incidenza che raggiunge i 727 casi per 100mila abitanti. Anche se il valore dell’incidenza è ancora elevato si registra “una leggera tendenza alla diminuzione”.
Il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, nel consueto video di commento ai dati del monitoraggio, ha invocato nuovamente prudenza nei comportamenti, per evitare ritorni di fiamma del virus. A tal proposito, una riflessione sulla campagna vaccinale: “Soprattutto, ricordiamo l’importanza per le persone che hanno più di 60 anni e per quelle più fragili di effettuare la quarta dose di vaccino per proteggersi dalle forme più gravi di malattia”. (Aggiornamento di MB)
I NUOVI DATI DEL MONITORAGGIO ISS: CALO CURVA COVID (ANCORA)
Ora lo si può ben dire anche se c’erano tutte le avvisaglie almeno da due settimane: il “picco” dell’ondata di Covid-19 è superato ampiamente e tutti i dati del nuovo monitoraggio Iss-Ministero della Salute lo stanno a dimostrare. La bozza presentata stamane, come ogni venerdì, alla Cabina di regia anti-Covid mostra la discesa ancora dell’indice di contagio come dell’incidenza su 100mila abitanti: stabili i ricoveri, nessuna Regione in rialzo per le allerte di occupazione dei posti ospedalieri. L’epidemia rallenta e così l’incidenza settimanale del contagio scende dai 977 casi su 100mila abitanti agli attuali 727 casi: cala nettamente anche l’indice Rt a 1.07 dal 1.23 segnalato nel monitoraggio Iss di una settimana fa.
«L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è anch’esso in diminuzione e sotto la soglia epidemica: Rt=0,95 (0,94-0,97) al 19/07/2022 vs Rt=1 (0,98-1,02) al 12/07/2022», si legge ancora nella bozza di monitoraggio presentato al Ministero della Salute. Attualmente la percentuale dei casi rilevati tramite tracciamento dei contatti è in lieve aumento rispetto alla settimana precedente (12% vs 11%), mentre è in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (43% vs 40,5%), e ancora in diminuzione la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (46% vs 48%).
MONITORAGGIO ISS: STABILI RICOVERI, SOLO 1 REGIONE RISCHIO ALTO
Scende anche se di poco la quantità di ricoverati in area medica in tutta Italia: i dati del monitoraggio indicano che il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende leggermente al 17,0% dal 17,1% di una settimana fa. Per le terapie intensive invece il tasso resta stabile al 4,1%, secondo le ultime stime calcolate il 28 luglio scorso. Si ferma in questo modo la crescita dei ricoveri, anche se in area ordinaria sono superiori alla soglia di minima allerta del 15% in ancora 14 Regioni (ma i dati sono in discesa netta): le regioni sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio Liguria, Marche, Pa Bolzano, Puglia, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta.
Disagi ancora marcati in Umbria dove i ricoveri stanno al 44% con pazienti Covid, in Calabria al 36,1%: sono invece 2 le regioni con un’incidenza che supera la soglia di 1000 casi ogni centomila abitanti, ovvero Abruzzo con 1234,3 e Marche con 1018,1. Per l’occupazione delle terapie intensive la Sardegna registra il 7,8% e ancora tre regioni, Calabria, Lazio e Sicilia, raggiungono tutte il 6,3%. Ad oggi, spiega il monitoraggio Iss presentato oggi 29 luglio, sono solo due le Regioni classificate a rischio moderato mentre solo 1 a rischio alto (per non aver raggiunto la soglia minima di qualità dei dati trasmessi all’Iss): le restanti Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso.