«Anche questa settimana l’incidenza sta decrescendo: il valore è pari a 433 casi, l’Rt calcolato su pazienti sintomatici e sulle ospedalizzazioni si mantiene al di sotto della soglia epidemica, rispettivamente con valori 0,72 e 0,77»: così Silvio Brusaferro in conferenza stampa per presentare i dati aggiornati del monitoraggio Iss. Il numero uno dell’Istituto ha messo in risalto i passi in avanti del Paese nella lotta contro il virus: «In tutti i Paesi europei c’è una decrescita del numero di nuovi casi, la curva più marcata è quella del nostro Paese».
Silvio Brusaferro ha proseguito il suo ragionamento: «In tutte le regioni c’è una decrescita del numero di casi. Per quanto riguarda le fasce d’età, tutte mostrano una decrescita del numero di casi. Nelle fasce d’età più giovani c’è una circolazione più elevata, ma c’è una decrescita». Infine, ha evidenziato: «I pazienti Covid ospedalizzati nei reparti di area medica scendono questa settimana sotto la soglia dei 10 mila, per la precisione sono 9.599. Le fasce d’età più avanzate hanno una copertura vaccinale che supera il 90 per cento e anche le dosi booster superano l’80 per cento, ma ci sono ancora alcuni milioni di italiani che non hanno iniziato il ciclo vaccinale». (Aggiornamento di MB)
NUOVI DATI MONITORAGGIO ISS: LA CURVA COVID IN DISCESA
Per la quinta settimana consecutiva la curva epidemiologica del Covid-19 è data in netta discesa dal monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute, giunto stamattina sul tavolo della Cabina di regia anti-Covid: sebbene sia stabilizzato l’indice Rt nazionale – sale a 0.75, era 0.73 la scorsa settimana – tutti gli altri dati raccontano di un’emergenza quarta ondata davvero al suo termine.
433 ogni 100.000 abitanti è l’incidenza ai minimi storici dei contagi in Italia, era a 552 solo una settimana fa: la bozza del monitoraggio Iss mostra poi come la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti sia in leggera diminuzione (16% contro il 18% della scorsa settimana) mentre è in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (35% contro il 33%), come quella dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (49% contro il 48%). Dati importanti e positivi ancora una volta sul fronte ospedali: le terapie intensive sono occupate ora al 6,6% rispetto all’8,4% dello scorso monitoraggio, mentre il tasso di occupazione dei posti in area medica scende dal 18,5% all’attuale 14,7%. L’occupazione dei ricoveri scende sotto il 15% per la prima volta dallo scorso 23 dicembre (era al 13,9%). Tutte le Regioni hanno rischio basso secondo i dati del monitoraggio e l’intera Italia offre numeri da zona bianca: attesi nuovi cambi colore da lunedì, in primis Piemonte e Liguria torneranno ufficialmente fuori dall’emergenza della zona gialla. (a cura di Niccolò Magnani)
IN ARRIVO IL NUOVO MONITORAGGIO ISS SUL COVID
A breve verrà reso noto il consueto monitoraggio settimanale dell’Iss e del Ministero della Salute sull’emergenza Covid-19 in Italia, che sarà prontamente consegnato alla Cabina di regia per la definizione della nuova “mappa” delle regioni suddivise per colori (anche se al momento la maggior parte sono bianche) in base al grado di rischio. Da ormai diversi giorni si registrano segnali di ottimismo: la curva sta scendendo.
La scorsa settimana, ad esempio, l’indice di contagio Rt è sceso da 0.89 a 0.77. Anche l’incidenza di contagio su 100 mila abitanti è drasticamente calata, passando da 962 a 672. Il migliore dato, tuttavia, arriva dagli ospedali, che si stanno svuotando. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è sceso al 10,4%, mentre per i ricoveri in area medica l’occupazione è calata al 22.2%. In entrambi i casi non si tratta di livelli allarmanti, anzi. Da capire, tuttavia, come sarà a distanza di sette giorni la situazione nelle diverse regioni in bilico tra due colori: il livello di rischio sarà salito o diminuito?
MONITORAGGIO ISS, DATI GIMBE E NUOVA “MAPPA” COLORI
A dare alcune anticipazioni sul monitoraggio settimanale dell’Iss e del Ministero della Salute sull’emergenza Covid-19 in Italia è stata la Fondazione Gimbe, che come di consueto rilascia (autonomamente) i dati con alcune ore di anticipo. Essi confermano che continua, per la quinta settimana di seguito, la riduzione nel numero di nuovi casi di positività nel Paese. Dal 23 febbraio al 1 marzo sono stati infatti 275.376, nettamente inferiori rispetto a 349.122 della settimana precedente. La riduzione è pari a -21,1%. A calare sono anche i decessi, che sono stati 1.488 rispetto ai 1.828 della settimana dal 16 al 22 febbraio. Il calo è del -18,6%.
Non ci dovrebbero essere cambiamenti di colori in negativo, anche se bisognerà attendere le decisioni della Cabina di regia per esserne sicuri. In tutte le Regioni si rileva in tal senso una riduzione percentuale dei nuovi casi: dal -2,5% della Calabria al -34,1% della Sardegna. Nello stesso arco di tempo si registra, però, un ulteriore calo del 12,7% dei tamponi passati da 3,3 milioni a 2,9 milioni.