Arrivano buoni aggiornamenti dal monitoraggio Iss-Ministero della Salute di questa settimana. Come vi abbiamo raccontato, i principali indicatori sulla pandemia sono in ribasso e, nel corso della conferenza stampa odierna, il presidente Iss Silvio Brusaferro ha spiegato che la fase di chiara decrescita continua, che riguarda tutte le fasce d’età, con “quelle più giovani caratterizzate da una maggiore circolazione del virus”.



“La decrescita riguarda anche i tassi di ospedalizzazione in area medica e in terapia intensiva”, ha spiegato Silvio Brusaferro, rimarcando che “si tratta di numeri ancora impegnativi per le nostre strutture sanitarie”. La circolazione del virus resta alta, ma la decrescita delle curve è in atto in più Paesi, e la curva dell’Italia mostra chiaramente “come ci troviamo ormai da alcune settimane in fase di decrescita”. Silvio Brusaferro poi si è soffermato su Omicron: “Omicron è la variante ormai quasi esclusiva nel nostro Pese, al 99,1% secondo l’ultima flash survey. Confermiamo che con la variante Omicron è possibile un fenomeno di reinfezioni anche in chi ha avuto già l’infezione con altre varianti”. (Aggiornamento di MB)



I NUOVI DATI DEL MONITORAGGIO ISS: COVID SCENDE ANCORA

Anche nel nuovo monitoraggio Iss-Ministero della Salute presentato stamane in Cabina di regia si conferma in discesa la curva del Covid-19 in Italia: il progressivo processo di “normalizzazione” che porterà al probabile stop dello stato d’emergenza il prossimo 31 marzo (da oggi 11 febbraio non sono più obbligatorie le mascherine all’aperto e vengono riaperte le discoteche) è reso possibile dalla costante discesa di tutti gli indici epidemiologici rispetto al picco della quarta ondata con Omicron.

L’incidenza di casi Covid in questa settimana è scesa da 1.362 su 100mila abitanti a 962, scendendo dopo un mese per la prima volta sotto quota mille. L’indice di trasmissibilità Rt è invece attualmente fermo allo 0.89 dopo che nel precedente monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità era fissato a 0.93: diminuisce anche il numero di nuovi casi di Covid-19 non associati a catene di trasmissione, sono 410.941 contro 553.860 della settimana precedente. Come mostra la bozza del monitoraggio, è in diminuzione invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (33% contro 38%), mentre aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (48% contro 45%). Importanti i numeri sul fronte ricoveri: in terapia intensiva i posti occupati scendono al 13,4% contro il 14,8% della scorsa settimana; per i ricoveri in area medica invece il tasso di occupazione scende al 26,5% dal 29,5%.



MAPPA COLORI REGIONI: SICILIA VERSO IL “GIALLO”

Con la discesa della curva Covid dettata ulteriormente da questo ultimo monitoraggio Iss, anche la situazione delle regole per le singole Regioni vede miglioramenti a macchia di leopardo in tutta Italia. Già occorre ricordare che per effetto dell’ultimo Decreto Covid, le restrizioni previste dai vari “colori” valgono solo per i cittadini non vaccinati: in più, la “mappa” delle Regioni vede miglioramenti in diverse zone del Paese. L’ultima bozza del monitoraggio Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute ha mostrato alla Cabina di regia dati in netto miglioramento per la Regione Sicilia: per la terza settimana consecutiva ha dati da zona gialla e quindi dovrebbe lasciare la zona arancione da lunedì, con il 13,7% di tasso terapie intensive e 35,6% per i ricoveri. Tra le altre Regioni in zona arancione – Abruzzo, Piemonte e Valle d’Aosta – presentano dati per la seconda settimana consecutiva “da zona gialla” e dunque dovrebbero effettuare il passaggio in miglioramento nel prossimo monitoraggio Iss: da lunedì 14 febbraio invece restano in zona arancione con soglie ancora “alte” Marche e Friuli Venezia Giulia. La Lombardia presenta un netto miglioramento e con questo passo potrebbe tornare in zona bianca forse già lunedì 21 febbraio: come ha spiegato ieri la vicepresidente Letizia Moratti, «La discesa dei contagi confermata anche oggi sta portando la Lombardia a un passo dalla zona bianca. Vicinissimo il primo parametro sotto quale rientrare, 10% occupazione delle terapie intensive: nelle UTI lombarde 182 pazienti a fronte di un valore soglia di 181». Seguendo i dati del monitoraggio Iss, sono solo 4 le Regioni al momento a rischio alto, 1 moderato e 16 a rischio basso.