I DATI DEL MONITORAGGIO ISS 10 GIUGNO: RISALE INCIDENZA, SCENDE L’RT
Con i nuovi dati del monitoraggio Iss-Ministero Salute si conferma anche per questa settimana un crollo importante dei ricoveri per Covid, la discesa dell’indice di contagio mentre torna a salire, seppur di poco, l’incidenza dei casi ogni 100mila abitanti.
Il report presentato dall’Istituto Superiore di Sanità alla Cabina di regia sulla pandemia Covid-19 resta comunque assai rassicurante circa il prosieguo l’arrivo dell’estate: nel periodo 18 – 31 maggio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,75 (range 0,72–0,82), in diminuzione rispetto alla settimana precedente. Sempre nella bozza di monitoraggio Iss presentata venerdì mattina, si scopre che l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è al di sotto della soglia epidemica e in diminuzione rispetto alla settimana precedente: Rt=0,80 (0,77-0,85) al 31/05/2022 rispetto a Rt=0,78 (0,75-0,82) al 23/05/2022. Sale invece l’incidenza settimanale a livello nazionale: 222 ogni 100mila abitanti, rispetto ai 207 del precedente monitoraggio del 3 giugno.
MONITORAGGIO ISS E REPORT FIASO: IL CROLLO DEI RICOVERI
Situazione decisamente più positiva per quanto riguarda i ricoveri Covid: la bozza del monitoraggio Iss aggiornata al 10 giugno rileva un tasso di occupazione delle terapie intensive nazionali al 2%, in netto calo rispetto al 2,3% di una settimana fa.
Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende invece al 6,6% dal 7,1% registrato solo sette giorni fa: sempre secondo il monitoraggio, 19 Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso, le altre 2 a rischio moderato. Già nella giornata di giovedì erano arrivati dati comunque rassicuranti sotto il profilo del calo Covid-19 nel nostro Paese: al monitoraggio Iss si aggiunge infatti il consueto Report della Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere), aggiornato all’8 giugno. «Per la quinta settimana consecutiva diminuisce il numero di pazienti ricoverati nelle aree Covid, sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive, del 16,3%»: in rianimazione il numero dei ricoverati scende del 24,2% in una settimana, con l’aumento dei pazienti non vaccinati che risultano il 40% di chi oggi si trova in terapia intensiva. Sempre secondo la Fiaso, «la stragrande maggioranza dei soggetti vaccinati finiti in rianimazione risulta aver ricevuto la somministrazione del vaccino da oltre 4 mesi e, pur affetta da altre patologie, non ha fatto la dose booster».