Resta a bassa criticità il quadro generale della trasmissione e dell’impatto del Covid in Italia. Lo conferma il nuovo monitoraggio dell’Iss, che ha fornito l’indice Rt delle Regioni, spiegando che l’incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni è di 4.6 per 100mila abitanti. A livello nazionale, la diminuzione nel numero di nuovi casi che sono stati diagnosticati hanno fatto scendere l’indice Rt nazionale di 0.95, anche se è maggiore ad 1 nell’intervallo di confidenza maggiore. «Questo indica che la trasmissione nel nostro paese è stata sostanzialmente stazionaria nelle scorse settimane». In alcune Regioni però si segnala la presenza di nuovi casi di infezione importati da altre Regioni o dall’estero. «Si conferma perciò una situazione epidemiologica estremamente fluida».
Nello specifico, ci sono 9 regioni che hanno registrato un aumento di casi rispetto alla settimana scorsa che non è attribuibile solo ad un aumento dei casi importati secondo l’Istituto superiore di sanità (Iss). Ma in nessuna «sono stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari e i focolai presenti sono prontamente identificati ed indagati». L’indice Rt comunque ha superato il livello di guardia (che è 1) in 6 Regioni: Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Liguria, Lazio e Lombardia. In 3 invece è a zero: Puglia, Calabria e Molise. (agg. di Silvana Palazzo)
MONITORAGGIO ISS E INDICE RT 24 LUGLIO
Si preannuncia come atteso il nuovo monitoraggio Iss-Ministero della Sanità sul contagio da coronavirus nell’ultima settimana 17-24 luglio: come sempre al venerdì, le “pagelle” delle Regioni e l’indice Rt dei singoli territori risultano notevolmente importanti nel momento in cui negli ultimi giorni è salita l’allerta per i nuovi focolai in tutto il Paese facendo temere un’impennata di contagio che preannunci una “seconda ondata”. In realtà, nella maggior parte dei casi, l’aumento di focolai vede per lo più casi asintomatici con la “letalità” del Covid-19 che al momento resta decisamente inferiore ai mesi terribili della fase 1: oggi il monitoraggio Iss dovrà confermare l’allerta della scorsa settimana (indice Rt nazionale salito sopra l’1) oppure diminuire l’allarme con situazioni come ad esempio la Lombardia dove nelle ultime settimane tanto vittime quanto contagi sono in diminuzione costante. Secondo gli aggiornamenti della Fondazione Gimbe emersi ieri, il il monitoraggio dei dati mostra un incremento stabile dei nuovi casi: nella settimana 15-21 luglio «i nuovi contagi sono stati 1.408, contro i 1.388 della settimana precedente, a fronte di una lieve flessione del numero di tamponi diagnostici effettuati», fa sapere la Fondazione in attesa dei nuovi dati ufficiali in arrivo oggi da Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute. In 8 Regioni i casi sono in riduzione, in 11 in aumento e in 2 sono stabili.
MONITORAGGIO ISS-MINISTERO: VERSO PROROGA STATO D’EMERGENZA
«Possiamo provare a contenere la seconda ondata se sapremo essere veloci e determinati nell’isolare i casi, individuare i focolai e contenerli immediatamente», così ieri il Ministro della Salute Roberto Speranza nell’intervista a Radio 24, «Non possiamo avere certezze su settembre ottobre. In alcuni Paesi la seconda ondata è avvenuta, è avvenuta in epidemie precedenti. Non è certa, ma dobbiamo considerarla come possibile. E quindi dobbiamo tenerci pronti» ha aggiunto il Ministro nel giorno in cui l’ipotesi di una proroga dello Stato d’emergenza fino al 31 ottobre è divenuto materia effettiva. «Mercoledì prossimo, 29 luglio, alle 9.30 l’aula della Camera ha in calendario le comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulle ulteriori iniziative in relazione all’emergenza Covid», ha stabilito ieri la Conferenza dei Capigruppo alla Camera (sarà al Senato il giorno prima, 28 luglio 2020), con il Ministro Speranza che poco prima aveva affermato a “24 mattino” «L’orientamento del Governo è che non siamo fuori da questa vicenda. Stiamo molto meglio di prima, non siamo più nella tempesta di marzo, ma ancora c’è bisogno di tutta una serie di norme, regole, elementi di sicurezza che sono connessi a questa stagione straordinaria. La proroga dello stato di emergenza – ha precisato – è una valutazione che proprio ieri sera in Consiglio dei ministri (martedì, ndr) abbiamo deciso di fare solo dopo un ulteriore confronto con il Parlamento».