L’indice Rt scende a 1,1 secondo il nuovo monitoraggio condotto dall’Istituto superiore di sanità e dal Ministero della Salute, relativo al periodo 9-15 agosto. Dunque, rispetto alla settimana scorsa l’indice di trasmissibilità frena: nel periodo 28 luglio-10 agosto 2021 l’Rt medio sui casi sintomatici è nel range 1,00-1,27, restando però al di sopra della soglia epidemica. Ma cala anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: 1,08 (1,03-1,12), che anche in questo caso è comunque sopra la soglia epidemica. Rallenta anche l’incidenza settimanale a livello nazionale: 69 per 100mila abitanti. Restano 18 le 18 Regioni/PPAA classificate a rischio moderato, le restanti 3 invece risultano classificate a rischio basso: Lazio, Lombardia e Veneto. Nessuna però supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica.
Ma il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 4,9%, col numero di persone ricoverate in aumento da 322 a 423. Il tasso di occupazione in aree mediche sale al 6,2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 2.880 a 3.472. Allerte di resilienza vengono riportate da 12 Regioni/PPAA, nessuna ne riporta molteplici.
MONITORAGGIO ISS: NESSUNA REGIONE DA ZONA GIALLA
Il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione resta stabile, invece la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di contact tracing sale leggermente (33% vs 32% scorsa settimana). A scendere è la percentuale dei casi rilevati con la comparsa dei sintomi (46% vs 47%). Infine, il 21% è stato diagnosticato con attività di screening. Dal monitoraggio Iss-Ministero della Salute si evince che nessuna Regione supera le soglie predisposte per il passaggio dalla zona bianca a quella gialla, anche se la Sicilia ha rischiato grosso. Intanto Iss e Ministero avvertono sulla variante Delta: “La circolazione è ormai largamente prevalente in Italia”.
Peraltro, è dominante in Ue ed è associata all’aumento dei casi anche se vi è un’alta copertura vaccinale. Ma bisogna procedere con la campagna di vaccinazioni, che rappresenta lo strumento “per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità”. Infine, le autorità sanitarie chiedono di “realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi”, oltre che mantenere e rispettare misure e comportamenti anti Covid.